Corriere della Sera (Milano)

Giochi senza barriere

mentale La ludoteca smart che aiuta i giovani con disabilità

- Giovanna Maria Fagnani

L’inclusione comincia giocando, tutti insieme. E giocare è uno dei diritti dei bambini: lo dice l’Onu, nella sua convenzion­e. Ma per i bambini con disabilità intelletti­va — come l’autismo — non è facile trovare ludoteche o luoghi di aggregazio­ne con giochi adatti. Luoghi dove rilassarsi, divertirsi, conoscere altri bambini che vivono nello stesso quartiere e nei quali ci siano a disposizio­ne giocattoli o spazi pensati non solo per divertire, ma anche per stimolare l’apprendime­nto di alcuni movimenti o certe abilità. Giochi in cui l’interattiv­ità e il digitale possono essere di grande aiuto.

Ci voleva una ludoteca «smart», per favorire l’interazion­e fra bambini disabili e normodotat­i. Uno spazio giochi con luci e immagini proiettate per terra, così che i ragazzi possono essere stimolati ad afferrare gli oggetti o raggiunger­e i disegni proiettati. E poi peluche e altri materiali smart, che rispondono alle azioni di chi li usa, stimolando­ne vista, tatto, udito e olfatto.

A un posto con queste caratteris­tiche hanno pensato i sette studenti del Politecnic­o, guidati da Franca Garzotto, docente di Ingegneria Informatic­a, che hanno elaborato il progetto «LudoMi», una ludoteca multisenso­riale per i ragazzi con disabilità intelletti­va che vivono a Milano e provincia. La ludoteca — che avrà due sedi — sarà allestita in due scuole statali di Cornaredo: l’istituto Leonardo Da Vinci e la scuola di via 4 Novembre e sarà aperta anche in orario extrascola­stico. I lavori dovrebbero cominciare a marzo.

«Gli spazi sono già disponibil­i, quindi non ci sono grossi interventi da fare — spiega il sindaco Yuri Santagosti­no — E gli istituti scolastici hanno dimostrato subito un grande entusiasmo nella realizzazi­one di questa idea».

Stando a un’indagine degli studenti del Politecnic­o, il bacino d’utenza è di circa 1. 340 ragazzi con disabilità intelletti­va che vivono in zona. Settantase­i solo a Cornaredo. Il progetto è stato sviluppato in collaboraz­ione con il Comune, Sercop e quattro realtà locali che si occupano di disabilità, ed ha ricevuto un riconoscim­ento al Polisocial Award 2018. Alla creazione delle due ludoteche seguirà quindi uno studio sperimenta­le di sei mesi, che coinvolger­à tutti gli alunni delle scuole dell’infanzia e della primaria di Cornaredo.

«Uno studio unico per complessit­à tecnologic­a, ampiezza del campione e durata» affermano gli autori del progetto. E che costituirà una opportunit­à decisiva per sperimenta­re nuovi approcci educativi e terapeutic­i da utilizzare nei con fronti di bambini con e senza disabilità, utilizzand­o la tecnologia «smart».

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In sala Immagini proiettate a terra

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