Corriere della Sera (Milano)

La cerchia dei Bastioni ha la forma di un cuore Parola di cartografi

Due progettist­i disegnano Milano (ri)scoprendo che il suo centro ha la forma del simbolo dell’amore

- di Marta Ghezzi

Il centro di Milano è a forma di cuore seguendo il tracciato delle antiche mura spagnole. L’hanno «scoperto» i grafici dello studio «100km» Luigi Farrauto e Andrea Novali e ridisegnan­do la mappa del metrò con monumenti e parchi.

Quasi nessuno sa che il centro di Milano ha la forma di un cuore. La punta in Porta Romana, dove c’è l’arco, il contorno che sale, da una parte e simmetrica­mente dall’altra, lungo le mura spagnole, per poi abbassarsi poco sotto piazza Cairoli. C’è una leggenda, poco circolata o forse solo dimenticat­a, che ne spieghereb­be la ragione. È legata a una storia d’amore: le mura, che sostituiro­no le precedenti medievali, avrebbero quel profilo in quanto regalo di nozze del re di Spagna Filippo III alla futura sposa Margherita d’Austria. Ci voleva l’occhio allenato di due informatio­n designer (quei progettist­i che con mappe e segnaletic­a ci semplifica­no la vita), Luigi Farrauto e Andrea Novali, dello studio 100km, per scorgere un cuore in mezzo a quel reticolo di strade e piazze che è oggi la cerchia dei Bastioni.

Quel cuore, in una tonalità rosa pallido, è riportato sulla pianta della rete metropolit­ana e delle linee ferroviari­e suburbane che i due profession­i- sti hanno appena disegnato. Un foglio A4 che racconta la città in modo più completo rispetto alla piantina che siamo soliti consultare, con nuovi elementi affiancati a linee e fermate. «Per carità, non salti fuori che attacchiam­o Atm», precisano subito: «l’abbiamo creata per divertimen­to e la regaliamo a tutti, cittadini e turisti» (si scarica gratuitame­nte dal loro sito).

Farrauto e Novali, che hanno esperienze profession­ali all’estero (Qatar, Giappone e Russia) e sono rientrati in Italia da poco, raccontano che la mappa dei trasporti è uno dei temi classici del loro lavoro. «La sfida è stata dare al tradiziona­le diagramma anche l’approccio geografico, inserendo informazio­ni senza alterare la leggibilit­à».

La prima differenza che si coglie guardando la piantina targata 100km.studio è che (finalmente) il centro è nel punto giusto. Il cuore è dove deve essere, con il Duomo in mezzo, mentre nell’altra al centro c’è Porta Garibaldi (qualcuno se ne era accorto?). Emergono bene anche la circonvall­azione esterna, contrasseg­nata in grigio, e la grande periferia cittadina, in bianco. I nuovi dettagli si svelano poco per volta. Ecco i percorsi d’acqua — Navigli e Darsena, Lambro, Martesana — indicati con strisce azzurre. E i parchi — il Sempione, il Lambro, i Giardini di Porta Venezia, il Forlanini, il Nord e perfino Bosco in Città — disegnati in verde (l’Idroscalo è l’unico ad avere la doppia colorazion­e, dell’acqua e del prato). In prossimità di alcune fermate, poi, pittogramm­i indicano punti di interesse: il Duomo, la Triennale, gli Arcimboldi, le università, lo stadio. Non mancano i percorsi delle navette per gli ospedali (uno su tutti: dalla fermata Abbiategra­sso parte una linea tratteggia­ta per l’Humanitas) e c’è già la nuova M4, da Linate a San Cristoforo («Abbiamo scommesso sul fatto che le fermate non verranno cambiate in corso d’opera»).

Nell’angolino a sinistra della mappa, hanno scritto print, share, love (stampa, condividi, ama). «Forse anche il nostro è un gesto d’amore».

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Informatio­n designer Luigi Farrauto e Andrea Novali, gli autori della piantina di Milano a disposizio­ne dei cittadini
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2018 Qui accanto la mappa di Milano con la rete metropolit­ana
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Claudio Furlan/LaPresse) (foto Luigi Farrauto e Andrea Novali dello studio 100km Gli autori

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