Corriere della Sera (Milano)

«Via le auto per riscoprire il Foro romano»

Via le auto, lastre in pietra e trasformaz­ioni ispirate ai disegni del Codice Atlantico per far rinascere l’antico Foro imperiale

- di Paola D’Amico

Piazza San Sepolcro pedonalizz­ata, lastricata in pietra, trasformat­a secondo quanto riportato nel Codice Atlantico da Leonardo da Vinci. È il progetto della Soprintend­enza Archeologi­a, Belle Arti e Paesaggio in occasione del V centenario della morte di Leonardo che si celebrerà nel 2019. Un restyling che farebbe rinascere l’antico Foro romano.

Resuscitar­e l’antico Foro romano con interventi architetto­nici ad hoc. Un progetto ambizioso della Soprintend­enza Archeologi­a, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolit­ana di Milano che è già decollato. Dell’antica piazza principale di Mediolanum, fin dalla fondazione della città romana in epoca repubblica­na, rimangono tracce archeologi­che, ritrovate nei sotterrane­i della Biblioteca Ambrosiana e della chiesa di San Sepolcro. Il Foro si estendeva per circa 160 metri in lunghezza e 100 in larghezza al di sotto delle attuali vie dell’Ambrosiana, piazza San Sepolcro, via Cardinale Federico, piazza Pio XI e parte di via Moneta.

La soprintend­ente Antonella Ranaldi spiega che «a breve partiranno i restauri della chiesa inferiore del Santo Sepolcro a Milano, grazie a un consistent­e finanziame­nto del MiBact di un milione di euro».

Dove interverre­te?

«I restauri condotti dalla Soprintend­enza riguardera­nno affreschi, superfici decorate, impianti, illuminazi­one. Due anni fa la preziosa cripta era stata riaperta al pubblico, dopo 50 anni di abbandono. Uno spazio recuperato grazie a un primo finanziame­nto della Regione e della Fondazione Cariplo».

È una chiesa antichissi­ma.

«Si tratta in realtà di due chiese sovrappost­e. Hanno la facciata affiancata da due torri campanarie, con scale a chiocciola che collegano verticalme­nte la chiesa inferiore, quella superiore e i matronei. Fu costruita a partire dal 1030 da Benedetto Rozo, come confermato da un documento ritrovato di recente che descrive il complesso, dedicato alla Santissima Trinità, ma che già riprendeva a modello il Santo Sepolcro in Terra Santa».

Sorge direttamen­te sul Foro romano?

«Esatto, sull’antico Foro, le lastre in marmo di Verona del pavimento sono le stesse della pavimentaz­ione della piazza del Foro della Milano romana del IV secolo. Qui possiamo immaginare hanno camminato Ambrogio e Agostino. Nella cripta si ritirava Carlo Borromeo a pregare, come lo rappresent­a la statua nella campata centrale del presbiteri­o che ha le dimensioni del sepolcro di Cristo a Gerusalemm­e. Altri tratti della piazza forense sono sotto all’Ambrosiana, la biblioteca e pinacoteca voluta da Federico Borromeo all’inizio del XVII secolo».

È vero che Leonardo da Vinci amò questa Cripta?

«Si è interessat­o molto a questa chiesa a più livelli e con il presbiteri­o triconco, che disegna nei suoi codici. Era l’ombelico di Milano. Nella sua pianta di città del Codice Atlantico (f. 199 verso), conservato nell’Ambrosiana, si riconosce al centro un grande rettangolo, che corrispond­e alla piazza dell’antico Foro, dove più tardi venne costruita l’Ambrosiana».

Oggi però la piazza del Santo Sepolcro è un immenso parcheggio. Il Municipio Centro storico ne ha ripetutame­nte proposto la pedonalizz­azione. È in linea con il vostro progetto?

«L’idea è di portare le macchine degli uffici della polizia di Stato e dei carabinier­i nel garage dietro, nell’isolato della Zecca vecchia che sarà oggetto di trasformaz­ione con investimen­ti privati e quindi di ricerche e scavi archeologi­ci».

Come sarà la nuova piazza?

«Il progetto lo abbiamo chiamato Foro Atlantico. Una piazza pedonalizz­ata intorno all’Ambrosiana che riprende il perimetro del Foro antico, lastricata in pietra, con moduli e cifre incise ispirate ai codici di Leonardo sparsi nel mondo e di cui l’Ambrosiana conserva i fogli del preziosiss­imo Codice Atlantico. Sarà, se realizzata, un bel modo per celebrare nel 2019 il V centenario di Leonardo, morto ad Amboise il 2 maggio del 1519».

È forse l’inizio di un progetto più ambizioso?

«Il progetto di piazza potrebbe costituire un altro tassello nel piano che interessa più luoghi di Milano, da piazza Castello con il suo emiciclo alberato, Cordusio a forma di ellisse, Ambrosiana-Santo Sepolcro con il Foro atlantico».

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Archeologi­a La parte del Foro romano oggi visitabile
Archeologi­a La parte del Foro romano oggi visitabile

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy