Corriere della Sera (Milano)

Dirigenti corrotti «Risarcite Aler con 10 milioni»

- di Giuseppe Guastella

Le tangenti che le imprese edili hanno pagato per chiudere gli occhi sui lavori fatti o non fatti in 54 alloggi popolari hanno causato all’Aler un danno diretto e uno d’immagine che una sentenza della Corte dei conti ordina ai due pubblici ufficiali corrotti di risarcire.

Quanto? Oltre 10 milioni di euro. Tra il 2004 e il 2008, Alberto Deola, che oggi 50 anni, e Alessandro Fronti (65), seguirono una lunga serie di appalti per conto dell’Aler come direttore dei lavori, il primo, come direttore operativo, il secondo. Quando un’inchiesta della Finanza, coordinata dell’allora sostituto procurator­e di Monza Donata Costa, oggi a Milano, scoprì che i due erano stati corrotti dagli amministra­tori di alcune imprese edili, funzionari e imprendito­ri finirono in carcere per corruzione e altri reati. Per l’accusa, il tariffario della mazzetta prevedeva il versamento del due per cento dell’importo dei lavori per la ristruttur­azione delle case popolari affinché i due tecnici attestasse­ro falsamente che erano state eseguite opere che invece non erano state mai fatte oppure che alcune che erano state fatte male erano realizzate a regola d’arte. Una perizia fatta fare dalla Aler stessa arrivò alle conclusion­i che tra fatto e non fatto mancavano all’appello lavori per un importo complessiv­o di circa 9,7 milioni. Il processo penale si è chiuso nel 2016 con la condanna di Deola a due anni e 8 mesi di carcere e di Fronti a tre anni e 4 mesi. Restava aperto il procedimen­to erariale per il recupero dei danni causati dai «fatti di corruzione», come li definisce nelle carte dell’inchiesta contabile il sostituto procurator­e generale Antonino Grasso che fa parte della Procura regionale guidata da Salvatore Pilato. Una voce nella quale si sommano, ha deciso il collegio presieduto da Silvano Di Salvo, un danno reale, pari ai 9.713.637,87 di euro per i lavori, e quello di immagine, valutato in 359.630 euro per Fronti e 179.814 per Deola, subiti dall’Aler per colpa dei due funzionari infedeli, che nel frattempo sono stati licenziati mentre le ditte sono fallite.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy