Per i milanisti è già Primavera
Donnarumma, «Re Mida» Cutrone e Calabria. Il nuovo Milan del 2018 è sbocciato nel segno della Primavera, quella rossonera.
Scusate, mi sto ancora riprendendo dalla gioia di domenica. Vincere a Roma, porta inviolata. Chiedere di meglio? Impossibile. Certo, avrei volentieri chiesto di meglio al sorteggio di Nyon, ma se si vuole tornare grandi bisogna battere le grandi. «To be the best, you
gotta beat the best» rivisitando una citazione dell’ex wrestler Ric Flair, perché oramai il Milan è un po’ come il Nature Boy. Per i non appassionati, è stato uno dei migliori lottatori della storia, che vinse titoli anche in età avanzata. Ecco, la nostra età avanzata è quella di sconfitte, siamo stanchi di questa pochezza di titoli dopo quello a cui siamo stati abituati. Ma ora stiamo tornando, partendo dal basso o meglio dalla Primavera. Domenica ne è stato l’esempio concreto: nel giorno del compleanno di Gigio, i marcatori sono stati Cutrone (che oramai tutto ciò che tocca si trasforma in gol) e l’incredibile Calabria, cresciuto grazie alla cura Gattuso e autore di un gol fantastico. Però tutti gli 11 sono stati ottimi, anzi tutti i 14 che hanno calpestato il verde dell’Olimpico. Abbiamo superato il primo ostacolo Roma, ma i prossimi 16 giorni sono più che un tour de force: Lazio in Coppa Italia, derby, Arsenal, Genoa, Arsenal. Chiedere qualcosa a questi impegni? Più vittorie possibili. Facciamo vedere al mondo che siamo tornati. Forza Milan.