Ci serve la grinta del tifoso Trovati
Vorrei che ogni giocatore dell’Inter avesse lo spirito di Graziano Trovati che nel 1964 issò la bandiera nerazzurra sulla Madonnina.
Quando il signor Graziano Trovati salì in cima al Duomo in una notte di maggio del 1964 per mettere la bandiera nerazzurra tra le mani della Madonnina, non sapeva che stava scrivendo una pagina di storia. Lo intuì non appena arrivarono i carabinieri per riportarlo sul sagrato prima, in gattabuia poi. Gli fu chiaro ancor di più quando l’avvocato Prisco si prese a cuore le sue sorti e ricevette una telefonata da Angelo Moratti. Il presidente gli chiese se fosse disposto a rimboccarsi le maniche per far nascere un’associazione di tifosi: vennero alla luce così i primi Inter club. Vorrei che ogni giocatore e ogni dipendente della nostra squadra avesse lo spirito di Graziano, il desiderio sfrenato di vincere la forza di gravità per portare in alto i colori che abbiamo incollati alle pupille. In fin dei conti contro il Benevento, Skriniar e Ranocchia hanno fatto questo. È bastato poco per vincere la paura, un attimo di disequilibrio con la testa che avanza, il tuffo in mischia per cancellare lo spavento e da due difensori è arrivato il risarcimento. Al compleanno mancano meno di due settimane e vogliamo far festa in nome di quelli che hanno reso unica l’Inter, salendo in cima al Duomo o con un semplice colpo di nuca contro una squadra il cui portiere è riuscito un giorno a segnare a nostro cugino. È già derby!