L’aula magna semivuota per il comizio agli universitari
Forfait dei big allo Iulm, poco interesse degli studenti. I 5 Stelle agli sfidanti: fate i nomi di chi vi finanzia
Nemmeno cinquanta studenti dispersi in un’aula magna da trecento posti. Il dibattito tra i candidati alla presidenza della Regione non ha esattamente registrato il soldout. Né si può dire che tra forfait, ritardi e saluti anticipati gli aspiranti governatori si siano troppo prodigati nel tentativo di conquistare il favore dei pochi presenti. Al confronto organizzato allo Iulm il candidato del centrodestra Attilio Fontana non si è nemmeno presentato, mentre Giorgio Gori (Pd) e Dario Violi (M5S) sono arrivati a dibattito già iniziato. Nemmeno un applauso in due ore di interventi. La candidata di CasaPound, Angela De Rosa, ha confessato di non conoscere «nei dettagli» la legge anti- moschee della Regione, mentre Giulio Arrighini di Grande Nord è stato uno dei pochissimi ad azzardare un nome per la sua possibile giunta: Marco Reguzzoni , ex capogruppo leghista a Montecitorio. Non si è sbottonato invece Giorgio Gori, che ha però annunciato di non volersi schiacciare sulle indicazioni dei partiti né sulla contabilità spicciola delle preferenze di questo o quel candidato. È possibile comunque che i candidati si rivedano giovedì negli studi televisivi di Sky per il dibattito finale.
Intanto Dario Violi lancia la sfida ai suoi avversari: «Rendete pubblica la lista dei finanziatori delle vostre campagne». L’appello alla trasparenza ha un corollario: alcuni esempi dalle precedenti elezioni. I grillini, sulla base di un accesso agli atti alla Corte d’Appello e fonti stampa, segnalano ad esempio che la corsa di Andrea Mandelli, candidato allora pdl, è stata finanziata da Federfarma con 35 mila euro, e che un «big» della sanità privata come Multimedica ha sostenuto Lega e Lombardia popolare, mentre la Legacoop ha elargito donazioni a diversi candidati del centrosinistra. La Confindustria brianzola invece ha finanziato sia il Carroccio sia la lista del Patto civico di Ambrosoli. Alcune curiosità: il pd Alessandro Alfieri ha ricevuto mille euro da Ignazio Parrinello, uomo vicino al governatore leghista Maroni scelto poi come presidente di Finlombarda; stessa somma per la corsa di Formigoni al Senato arrivata da Danilo Maiocchi, diventato poi dg dello Sviluppo economico lombardo; infine duemila euro da Pessina costruzioni a Mario Mantovani. «Non c’è nulla di illegittimo ma per trasparenza questi finanziamenti andrebbero comunicati ai lombardi prima del voto».
Pentastellati
Nulla d’illegittimo ma per trasparenza i contributi andrebbero comunicati ai lombardi prima del voto