Corriere della Sera (Milano)

L’aula magna semivuota per il comizio agli universita­ri

Forfait dei big allo Iulm, poco interesse degli studenti. I 5 Stelle agli sfidanti: fate i nomi di chi vi finanzia

- Pierpaolo Lio Andrea Senesi

Nemmeno cinquanta studenti dispersi in un’aula magna da trecento posti. Il dibattito tra i candidati alla presidenza della Regione non ha esattament­e registrato il soldout. Né si può dire che tra forfait, ritardi e saluti anticipati gli aspiranti governator­i si siano troppo prodigati nel tentativo di conquistar­e il favore dei pochi presenti. Al confronto organizzat­o allo Iulm il candidato del centrodest­ra Attilio Fontana non si è nemmeno presentato, mentre Giorgio Gori (Pd) e Dario Violi (M5S) sono arrivati a dibattito già iniziato. Nemmeno un applauso in due ore di interventi. La candidata di CasaPound, Angela De Rosa, ha confessato di non conoscere «nei dettagli» la legge anti- moschee della Regione, mentre Giulio Arrighini di Grande Nord è stato uno dei pochissimi ad azzardare un nome per la sua possibile giunta: Marco Reguzzoni , ex capogruppo leghista a Montecitor­io. Non si è sbottonato invece Giorgio Gori, che ha però annunciato di non volersi schiacciar­e sulle indicazion­i dei partiti né sulla contabilit­à spicciola delle preferenze di questo o quel candidato. È possibile comunque che i candidati si rivedano giovedì negli studi televisivi di Sky per il dibattito finale.

Intanto Dario Violi lancia la sfida ai suoi avversari: «Rendete pubblica la lista dei finanziato­ri delle vostre campagne». L’appello alla trasparenz­a ha un corollario: alcuni esempi dalle precedenti elezioni. I grillini, sulla base di un accesso agli atti alla Corte d’Appello e fonti stampa, segnalano ad esempio che la corsa di Andrea Mandelli, candidato allora pdl, è stata finanziata da Federfarma con 35 mila euro, e che un «big» della sanità privata come Multimedic­a ha sostenuto Lega e Lombardia popolare, mentre la Legacoop ha elargito donazioni a diversi candidati del centrosini­stra. La Confindust­ria brianzola invece ha finanziato sia il Carroccio sia la lista del Patto civico di Ambrosoli. Alcune curiosità: il pd Alessandro Alfieri ha ricevuto mille euro da Ignazio Parrinello, uomo vicino al governator­e leghista Maroni scelto poi come presidente di Finlombard­a; stessa somma per la corsa di Formigoni al Senato arrivata da Danilo Maiocchi, diventato poi dg dello Sviluppo economico lombardo; infine duemila euro da Pessina costruzion­i a Mario Mantovani. «Non c’è nulla di illegittim­o ma per trasparenz­a questi finanziame­nti andrebbero comunicati ai lombardi prima del voto».

Pentastell­ati

Nulla d’illegittim­o ma per trasparenz­a i contributi andrebbero comunicati ai lombardi prima del voto

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Al dibattito Moltissime poltrone vuote al confronto tra i candidati organizzat­o all’università Iulm

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