Gallerista d’arte a Londra, l’auto carica di droga a Milano
Via Boscovich, una Lancia parcheggiata male insospettisce la polizia: a bordo 5 chili di ecstasy. Preso 38enne
La Lancia modello Voyager era mal parcheggiata, a metà tra marciapiede e strada, all’angolo delle vie Boscovich e Settembrini. La volante «Venezia», che alle 16 di domenica transitava in zona, ha notato la macchina e ha deciso di fermarsi per un controllo.
La verifica con il servizio «Mercurio», il database delle targhe dei veicoli rubati, ha fornito un secondo elemento di sospetto. Il 22 giugno 2017, la Lancia era sparita dal parcheggio custodito dove stava. La denuncia era stata presentata dal curatore fallimentare di una galleria d’arte con sede in via Fatebenefratelli, alla quale la vettura apparteneva. Gli agenti della «Venezia» si sono avvicinati. Una portiera era chiusa, l’altra aperta; hanno agito su questa seconda porta ed è scattato l’allarme. Da una finestra del 31 di via Boscovich si è affacciato A.Z., un 38enne francese, residente a Londra e domenica appoggiato a casa della madre. Ha detto che l’auto era sua e sarebbe subito sceso. Così è avvenuto. Ha chiesto scusa, convinto che sarebbe tutto andato a posto. Ma c’era qualcosa che non quadrava. Gli agenti hanno chiesto i documenti della macchina. Il francese li ha mostrati. Erano falsi. È scattata l’ispezione a bordo.
Sotto i sedili centrali c’era un nascondiglio, un vano creato appositamente. Nel nascondiglio c’erano due contenitori di ecstasy. Cinque chili, 200mila euro almeno di valore. Uno dei maggiori sequestri da tempo in città. A.Z., arrestato, ha giurato di non saperne niente. Troppe cose però non tornano. Il francese era il titolare di quella galleria fallita e oggi, a Londra possiede una nuova identica attività. E la Lancia — ne era già stato il proprietario — potrebbe averla rubata lui stesso. Le indagini dell’Ufficio di prevenzione generale, diretto da Maria José Falcicchia, cercheranno di capire i collegamenti e gli scenari.