«Modello Atalanta» Monza e Comune, parte la trattativa sullo stadio Brianteo
L’operazione
Il Monza calcio sarebbe MONZA interessato all’acquisto dello stadio Brianteo. Il condizionale è d’obbligo visto che fra Nicola Colombo, presidente della società biancorossa e il sindaco, Dario Allevi, (l’impianto, inaugurato nel 1988 e costato 18 miliardi di lire, è di proprietà del Comune), c’è stata solo una chiacchierata a margine di una cena. Tuttavia, il numero uno di via Ragazzi del 99 è seriamente intenzionato ad approfondire il discorso, esattamente come il primo cittadino che vedrebbe di buon occhio l’operazione per alleggerire i conti dell’amministrazione comunale. «Ne abbiamo parlato informalmente — spiega Colombo — e il sindaco mi ha spiegato che ne discuterà in giunta. Si tratta di un’operazione lunga e articolata, ma molto interessante. Uno stadio di proprietà rappresenta un elemento di maggiore attrattiva per eventuali investitori». Il progetto è trasformare lo stadio in un moderno impianto polifunzionale. Monza potrebbe seguire la strada di Bergamo, dove il Comune ha ceduto lo stadio Atleti azzurri d’Italia all’Atalanta per una somma vicina ai nove milioni di euro. In attesa che questa ipotesi prenda corpo, l’amministrazione sta mettendo a punto gli ultimi dettagli della gara d’appalto per la gestione, oltre che dello stadio, anche del centro sportivo Monzello. L’unica offerta presentata è stata quella formalizzata dalla società biancorossa, che già gestisce i due impianti. Lo stadio, capienza di 18.568 posti ridotta a 4.999 per le partite di calcio, sarà dato in concessione nella sua totalità. «Nei prossimi giorni formeremo la commissione aggiudicatrice — spiega Andrea Arbizzoni, assessore allo Sport —. Per il Comune lo stadio Brianteo è una zavorra. La vendita potrebbe essere una buona soluzione, mi sono fatto spedire dal Comune di Bergamo tutti gli atti relativi alla vendita dello stadio all’Atalanta. Li studieremo attentamente». Nel frattempo sul Brianteo è caduta una nuova tegola: i legali di Marco Cavallo, lo storico gestore del bar dello stadio, sfrattato in autunno, hanno presentato un ricorso al Presidente della Repubblica contro il provvedimento.