Regionali, la sfilata dei big
Stasera la chiusura della campagna di Violi. Lite sul Garante per l’infanzia candidato
Salvini e Boldrini, Pisapia e Martina, Buffagni e Crimi. Per l’ultimo miglio della campagna elettorale per le Regionali sfilano i big nazionali. Polemica intanto sul Garante per l’infanzia candidato con la lista civica di Fontana.
Matteo Salvini e Laura Boldrini, Giuliano Pisapia e Maurizio Martina. Per l’ultimo miglio di campagna elettorale sfileranno i big nazionali. La chiusura tassativa è fissata per domani a mezzanotte, prima del silenzio elettorale di sabato. L’appuntamento è anticipato di 24 ore solo per il Movimento Cinque Stelle: Dario Violi saluterà elettori e simpatizzanti oggi, a partire dalle 21, a Sesto San Giovanni, in un locale all’interno del Carroponte (area in passato utilizzata dai partiti della sinistra per le kermesse estive). Col candidato presidente ci saranno anche il parlamentare Vito Crimi e il consigliere regionale uscente (e ora candidato alla Camera) Stefano Buffagni. Serata danzante con comizi finali a tarda notte. Anche perché i grillini domani saranno, tutti o quasi, a Roma all’appuntamento nazionale di chiusura della campagna elettorale convocato in piazza del Popolo.
Tutti gli altri candidati chiudono invece domani. Attilio Fontana avrà a fianco a sé il segretario «federale», Matteo Salvini, per un comizio vecchio stile in piazza, alle 17.30 a Bonola. Periferia, centro commerciale, ora di punta. Poi il candidato leghista sarà nella sua città, a Varese, per l’ultimissimo appuntamento elettorale. Scelta diversa per Giorgio Gori. Alle 18.30 è atteso a Bergamo col ministro (e vicesegretario del Pd) Maurizio Martina, prima dell’arrivo a Milano, al teatro Franco Parenti, dove con lui sul palco ci saranno Beppe Sala e Giuliano Pisapia. L’ex sindaco arancione chiuderà peraltro appena un paio d’ore prima, zona Niguarda, anche la campagna di due candidati alle Politiche del centrosinistra, Franco D’Alfonso e Sara Valmaggi. Onorio Rosati, infine. Anche il candidato alla presidenza di Liberi e Uguali potrà contare sul sostegno dei leader nazionali. L’appuntamento, domani sera, è all’Arci Corvetto com la presidente della Camera Laura Boldrini e col capogruppo alla Camera Francesco Laforgia.
Quella di ieri è stata intanto la giornata della pre-intesa sull’autonomia regionale. Roberto Maroni, insieme coi colleghi governatori di EmiliaRomagna e Veneto, ha messo la firma sul primo storico passaggio verso il federalismo differenziato. Soddisfatto il governatore leghista e soddisfatto anche il suo aspirante successore, Attilio Fontana. «È una data importante, la firma dell’intesa con il governo apre importanti scenari e grandi prospettive. Dopo trent’anni di lotta politica abbiamo finalmente la possibilità di decidere a casa nostra, di decidere per il futuro del nostro territorio e di avere maggiori risorse a disposizione per i nostri cittadini. Grazie a Maroni e a Zaia per questo risultato!», il commento dell’ex sindaco di Varese.
È però di nuovo polemica intorno al garante regionale per l’infanzia, Massimo Pagani, candidato al Pirellone con la lista civica di Fontana. Una candidatura «del tutto incompatibile» con il suo ruolo di authority che dovrebbe indurlo alle «immediate dimissioni». A chiederlo, con una nota congiunta, è un arcipelago di associazioni non-profit, dal Coordinamento nazionale comunità di accoglienza all’Unicef, da Sos Villaggi dei Bambini al Forum terzo settore lombardo. Si associa alla richiesta Chiara Cremonesi, della lista Lombardia progressista, che parla di «vicenda gravissima» e che accusa Pagani di aver sfruttato il proprio ruolo di garante per la campagna elettorale.