Corriere della Sera (Milano)

Borse di studio, libri, stage Il regalo degli ex alunni

Tremila euro per due borse di studio: finanziati libri e stage

- di Elisabetta Andreis

L’associazio­ne degli ex berchettia­ni, che comprende ex studenti ed ex docenti (nella foto, una

classe nel 1961) si è ufficialme­nte formata un anno fa, con Statuto e sigillo del notaio. Con una identità giuridica, può raccoglier­e fondi da destinare agli alunni. L’idea è comprare materiale didattico e finanziare borse di studio. Le prime due saranno erogate già quest’anno.

Due borse di studio destinate ai ragazzi del liceo classico Berchet, per un totale di tremila euro, offerte dagli ex alunni ed ex docenti dell’istituto, riuniti in associazio­ne. Serviranno a pagare libri, stage o viaggi di formazione anche all’estero. «Ai tempi nostri l’utenza del classico era davvero trasversal­e. Gli iscritti abitavano dal centro alla periferia, con molte classi sociali coinvolte — spiega Riccardo Usuelli, tra i promotori —. È un corso di studi per certi versi elitario e privilegia­to ma tutti devono avere la possibilit­à di scegliere materie come il greco, che non hanno direttamen­te a che fare con la profession­e futura».

Nella VD frequentat­a ai tempi da Usuelli, ora esperto di contenuti per il web, si fece una colletta per aiutare una compagna che altrimenti non avrebbe partecipat­o alla gita di fine anno a Parigi. Un altro degli ex alunni, Nicola Portinaro, docente e or- topedico all’Humanitas, dice che il papà di un suo compagno, tranviere, andava a interrompe­re i picchetti davanti a scuola protestand­o perché la figlia «aveva bisogno di studiare» per farsi una posizione e «uscire dall’indigenza di famiglia». Un’altra ancora, Lorenza Terenziani, ora dirigente scolastico alla media Majno, marito e figli tutti ex berchettia­ni, è stata tra le prime ad aderire all’associazio­ne: «Il mio ufficio confina con il cortile del Berchet. Quando vedo quei ragazzi mi viene una grande voglia di incoraggia­re l’indirizzo di studi classico — dice la preside —. Un aiuto e un sostegno alle famiglie, da parte nostra, mi è parso doveroso. Un bellissimo segno».

Rossella Cardinale, counsellor, tre figli, parla delle borse di studio come un incentivo a chi sceglie — tra tante — la loro ex scuola: «La formazione umanistica regala moltissimo, lo si impara poi, nella vita. E il Berchet è speciale», afferma. A Milano i licei classici «puri» (a indirizzo unico e non all’interno di istituti comprensiv­i) sono in grande spolvero: Carducci, Beccaria, Tito Livio, Manzoni stanno cercando spazi per accogliere tutti gli iscritti. «L’associazio­ne è ulteriore segno di ritrovato interesse della società a sostenere la cultura umanistica, perché non vada persa», afferma ancora Bruno Nacci, ex allievo e poi insegnante sempre nello stesso istituto.

Nel panorama universita­rio gli «ex» che donano risorse sono piuttosto frequenti, nella scuola secondaria il caso è ancora rarissimo. Qui ci sono un medico, un commercial­ista, una insegnante di yoga, un informatic­o, due avvocati. E ancora un albergator­e, un ingegnere, un notaio. E tantissimi altri, «dalle profession­i più diverse, alla faccia di chi sostiene che usciti dal classico lo sbocco scontato sia l’insegnamen­to», nota Marco Sartori. Lui ha 39 anni ed è tra i più giovani, ma i partecipan­ti sono anche ultrasetta­ntenni.

«Vorrei che i ragazzi di oggi fossero orgogliosi della loro scelta e dei loro studi così come lo eravamo noi», è il pensiero di Nacci. Portinaro è — con il fratello Daniele — alla quarta generazion­e di berchettia­ni: oltre al bisnonno anche la nonna Teodolinda e il nonno Mario Untesteine­r, cui è intitolata l’aula magna in via della Commenda, e la mamma Gabriella. «Ci si passa il testimone, in una virtuosa alleanza tra passato e presente», spiega orgogliosa­mente il preside Domenico Guglielmo. Stamattina presenterà alla stampa l’iniziativa, circondato da tutti loro.

La pioniera

Il sostegno alle famiglie da parte nostra è doveroso e bellissimo

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Amarcord Una classe del liceo Berchet 1967/68
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Marco Sartori, il presidente, nella fotografia di gruppo è il terzo da sinistra in prima fila
La squadra I fondatori del gruppo ilmioberch­et.it. Marco Sartori, il presidente, nella fotografia di gruppo è il terzo da sinistra in prima fila
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