Un 1º marzo così solo 30 anni fa Ora un lento miglioramento
Temperature negative. Neve e umidità in arrivo. «Gli ultimi valori simili nello stesso periodo risalgono a trenta anni fa». Eppure il colpo di coda di freddo non è un’anomalia, non deve stupire. Pamela Turchiarulo della fondazione Osservatorio meteorologico Milano Duomo spiega che il «peggio» è già passato e la colonnina di mercurio è pronta a risalire, seppur meno rapidamente di quanto vorremmo. Siamo ancora in pieno inverno?
«In realtà dal 1° marzo (oggi, ndr) inizia la primavera meteo. Normalmente al Nord il picco di gelo si registra nelle prime settimane di gennaio. Ma è una fase variabile, quest’anno è semplicemente in ritardo rispetto al solito. Ci stupiamo solo perché siamo già proiettati verso la bella stagione». Cosa ci aspetta? «Martedì si è toccato il culmine con – 3,6 gradi
misurati nella centralina in centro città. Ora l’ondata di freddo diminuirà lentamente, di poco alla volta. Ma arriverà il maltempo con neve o nevischio e umido».
Neve abbondante? C’è il rischio che Milano si blocchi come è successo in altre città?
«In base alle previsioni sarà una nevicata debole e non continuativa. Una prima fase, poi lo stop domani pomeriggio (oggi, ndr). Un breve miglioramento e un secondo impulso venerdì mattina».
Difficile quindi che si creino grossi accumuli. E le temperature?
«Risaliranno, ma non sarà immediatamente percepibile. Il maltempo porterà anche cielo grigio e un aumento dell’umidità che amplificherà la sensazione di freddo». Non eravamo più abituati a un clima rigido.
«Sicuramente sono le temperature più basse a Milano dell’inverno 2017/2018, le minime assolute. Ma bisogna considerare che si parla di pochi giorni, statisticamente non sono rilevanti. Un clima molto diverso da gennaio, che è stato particolarmente mite. Dando un’occhiata al passato, troviamo una fine di febbraio simile nel 1986». Fino a quando durerà l’ondata di aria gelida sul Nord Italia? «Le condizioni meteo saranno instabili per tutto il weekend, con minime ancora sotto lo zero».