Corriere della Sera (Milano)

Salvini: «Attilio da lunedì al lavoro» Sala: «Gran sinistra con Giorgio»

Pisapia a fianco del candidato pd. Boldrini lancia Rosati per Leu. L’appello di Violi

- Pierpaolo Lio © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Accompagna­to dal leader di partito o dagli ultimi due sindaci di Milano, nel centro commercial­e di periferia o nella più tradiziona­le sala di teatro, anche gli ultimi atti di questa campagna vanno in archivio. E Attilio Fontana e Giorgio Gori, ieri sera, hanno fatto scelte opposte per il grande evento di chiusura in città della loro lunga corsa verso il Pirellone.

L’ex sindaco di Varese sceglie l’insolito auditorium abbarbicat­o sopra le gallerie di negozi di Bonola. Domenica, afferma, «sarà una giornata epocale » . Non solo per la Lombardia, se quei cartelli che inneggiano a « Salvini premier» dovessero diventare realtà. «In quel caso il mio lavoro sarà più facile e sarò ricordato come il migliore presidente regionale». Grazie anche all’arma in più rappresent­ata dall’autonomia. Al fianco del candidato di centrodest­ra c’è Matteo Salvini in un evento tutto a tinte leghiste. Nella doppia partita dell’election day, è però Roma il bersaglio grosso per il «Capitano», che dedica giusto un passaggio alla contesa regionale: «Non devo svelare i sondaggi per dire che Fontana lunedì comincerà a lavorare per dieci milioni di lombardi», anche per merito — ricorda — del lavoro dell’uscente Maroni. Per il resto si guarda solo al Parlamento che uscirà dalle urne e al «referendum tra me e Renzi, il M5S non sarà un competitor», dice con una dimentican­za che rimarca il duello interno con Forza Italia.

Le poltrone del Franco Parenti sono invece la cornice scelta da Gori. Che schiera sul palco due uomini fuori dai tradiziona­li schemi partitici. Da una parte Beppe Sala, che si dice «prontissim­o a governare insieme a Giorgio a Milano e in Lombardia, perché la sinistra che sta insieme valorizzan­do le differenze è una gran sinistra». Dall’altra, Giuliano Pisapia, che lo ringrazia «per come ha saputo rispondere al populismo con la concretezz­a». L’ex sindaco confida nel «mitico voto disgiunto» e lancia un messaggio ai fuoriuscit­i dal Pd: «Chi dice che Gori non è la discontinu­ità, che non era disponibil­e a un programma condiviso, che non voleva le primarie, non sa

Rush finale Il centro Bonola e il teatro Parenti scenari degli ultimi fuochi della campagna elettorale

quel che dice, sono bufale». Più diretto è il candidato del centrosini­stra: «È facile scendere dalla barca, amici di Liberi e Uguali, quando si pensa che quella barca affondi».

Fuori programma intanto all’Arci Corvetto, addobbato di rosso per l’ultimo appuntamen­to dell’aspirante governator­e di Leu, Onorio Rosati. Con lui c’è la presidente della Camera Laura Boldrini, contestata dal generale Antonio Pappalardo del «Movimento liberazion­e Italia» e subito allontanat­o. «Il voto utile — hanno detto — è quello a Leu per portare avanti istanze della sinistra altrimenti dimenticat­e». Infine, appello finale del Cinque Stelle Dario Violi: «Il 4 marzo possiamo cambiare davvero la Lombardia, gli altri non sono credibili».

 ?? Foto LaPresse) ?? L’ultimo discorso A sinistra, Giorgio Gori ha chiuso la campagna elettorale al Franco Parenti con Giuliano Pisapia e Beppe Sala. A destra, Attilio Fontana, con Matteo Salvini, ha salutato i suoi elettori al centro commercial­e Bonola (
Foto LaPresse) L’ultimo discorso A sinistra, Giorgio Gori ha chiuso la campagna elettorale al Franco Parenti con Giuliano Pisapia e Beppe Sala. A destra, Attilio Fontana, con Matteo Salvini, ha salutato i suoi elettori al centro commercial­e Bonola (
 ??  ??
 ??  ?? Grande Nord Giulio Arrighini
Grande Nord Giulio Arrighini
 ??  ?? Liberi e uguali Onorio Rosati
Liberi e uguali Onorio Rosati
 ??  ?? Sinistra Massimo Gatti
Sinistra Massimo Gatti
 ??  ?? Cinque Stelle Dario Violi
Cinque Stelle Dario Violi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy