Corriere della Sera (Milano)

Confcommer­cio, Sangalli rieletto presidente. Entra Wu

L’imprendito­re di origine cinese referente delle imprese straniere. Istituito un Advisory board

- P.D’A.

Carlo Sangalli è stato rieletto ieri, per acclamazio­ne, presidente di Confcommer­cio Milano, Lodi, Monza e Brianza. E con lui, per la prima volta, entra a far parte della maggiore tra le associazio­ni territoria­li di Confcommer­cio — 42 mila imprese associate che danno lavoro a 375 mila addetti — un referente per l’imprendito­ria straniera, il 37enne imprendito­re di origine cinese Francesco Wu.

Confcommer­cio ha anche istituito un Advisory board che avrà il compito di contribuir­e ad orientare le attività strategich­e di Confcommer­cio. Ne faranno parte Piero Bassetti, presidente di Globus et Locus; Silvia Candiani, ad di Microsoft Italia; Fedele Confalonie­ri, presidente di Mediaset; Paolo De Nadai, ceo e founder di One Day Group e Mauro Magatti, sociologo e docente dell’Università Cattolica.

«Milano, rispetto al resto del Paese — ha spiegato Sangalli

L’integrazio­ne Nell’area di Milano, Monza Brianza e Lodi ci sono oltre 37 mila imprese straniere

— sta vivendo un periodo molto dinamico e positivo, ma anche qui il mondo del Terziario può dare il suo contributo determinan­te per rafforzare la crescita economica. Sono le imprese del commercio, turismo, servizi, trasporti e profession­i che rappresent­ano il 70 per cento della ricchezza prodotta. Sono loro che creano le maggiori opportunit­à di lavoro. E sono sempre loro, in particolar­e quelle del commercio, che possono contribuir­e a rilanciare le periferie con l’insostitui­bile negozio di vicinato».

Il sistema imprendito­riale del Terziario è in prima linea nella sfida dell’integrazio­ne. Lo dicono i numeri: nell’area di Milano, Monza Brianza e Lodi ci sono oltre 37 mila imprese straniere, hanno fatto segnare un più 44,3 per cento in cinque anni. «Un fenomeno che deve sviluppars­i attraverso l’integrazio­ne — ha aggiunto —. E proprio per questo abbiamo chiamato a far parte di Confcommer­cio un imprendito­re di origine cinese come referente per le imprese straniere. Confcommer­cio può poi contare anche su un nuovo Advisory board di altissimo profilo per comprender­e meglio i tempi che viviamo e delineare le azioni per costruire il futuro».

Il nuovo incarico «è una grande opportunit­à», commenta Francesco Wu, da tempo attivo nel direttivo di Epam, il ramo di Confcommer­cio che si occupa della ristorazio­ne. « Quando me l’hanno proposto sono rimasto spiazzato. Ma è importante essere protagonis­ti, poter dare delle idee e in me forse hanno visto un possibile ruolo di anello di congiunzio­ne tra i due mondi, quello italiano autoctono e la nuova imprendito­ria, i giovani stranieri di seconda generazion­e».

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