«Caldaie vecchie» Pronti 20 milioni per la rottamazione
Nuovi incentivi al rinnovamento energetico Palazzo Marino: stop al gasolio entro il 2023
Fondi dal Comune per chi rottama la caldaia. Dal primo ottobre 2023 gli impianti a gasolio saranno fuorilegge a Milano. Ma la giunta tende una mano e stanzia 20 milioni di contributi. Possono accedervi proprietari, condomini, società, enti privati o a partecipazione pubblica. Oggi in città, dove sono presenti 40 mila stabili privati, ci sono ancora 3.500 caldaie funzionanti a gasolio. Quasi un impianto su cinque (875 in tutto) si concentra nel Centro storico e può alimentare il riscaldamento di più di un edificio.
Fra le opere per cui è possibile ottenere il contributo ci sono la sostituzione di impianti di riscaldamento a gasolio con caldaie a metano, pompe di calore o altri sistemi meno inquinanti, l’installazione di pannelli solari o fotovoltaici e di isolamenti termici (cappotto) che riguardano la struttura dell’edificio, le finestre e gli infissi e quindi avere un risparmio di consumo energetico e il miglioramento della qualità dell’aria in città. Il contributo è a fondo perduto e oscilla tra il cinque e il 20 per cento del costo di realizzazione dell’intervento, a seconda della tipologia adottata. Stando agli esperti, la riqualificazione energetica si ripaga da sola. «Siamo la prima città d’Italia che ha messo un vincolo all’uso del gasolio per le caldaie — aggiunge l’assessore alla Mobilità, Marco Granelli —. Nel 2023 vogliamo arrivare a gasolio zero e dimezzare le emissioni. Fino ad ora si è lavorato molto sulla mobilità. Ma da questo momento premiamo l’acceleratore anche sul riscaldamento. Aiutando i cittadini. Accanto alle regole, mettiamo i fondi e le facilitazioni bancarie».
I privati, secondo lo schema messo a punto nel bando, potranno «risparmiare e aiutare l’ambiente senza anticipare nulla».
Il Comune ha anche finanziato il programma «Oil free» per la sostituzione di 36 centrali termiche di vecchio stampo che alimentano interi quartieri popolari. Programma che si concluderà nell’autunno. Il riscaldamento domestico è responsabile di un terzo delle emissioni e seconda causa di inquinamento dopo il traffico.
In periferia però ci sono anche esempi virtuosi come la Casa ecologica di via Candiani 29, a Dergano, dove i consumi sono stati tagliati del 30 per cento. O quello di via Caldera 199, caseggiato non distante dal parco di Trenno, periferia Ovest, dove 130 famiglie hanno aderito al progetto EcoCourts risparmiando fino al 20 per cento sulla bolletta, oltre ad abbattere le emissioni. Per le modalità di accesso al «bando caldaie» in corso e per informazioni più dettagliate è possibile fare riferimento allo «Sportello Energia» del Comune, in corso Buenos Aires angolo via Giovanni Omboni (scala che porta al seminterrato di fronte al civico 22) aperto dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 12 o al numero 02/88468300 dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 13.