Corriere della Sera (Milano)

Diario di un successo

La casa editrice Il Castoro dedicata ai ragazzi compie venticinqu­e anni E ora guarda agli adulti

- Marta Ghezzi

L’ inizio è da film comico. È il 1993, febbraio, e c’è un camion con centomila libri che punta su Milano senza indirizzo di destinazio­ne. Un piccolo gruppo di amici, appassiona­ti cinefili, ha appena comprato, salvandola dalla chiusura, la collana di cinema della Nuova Italia. I novelli editori hanno rilevato marchio (Il Castoro cinema), catalogo e magazzini, senza preoccupar­si del fatto di non avere ancora una sede. In vista del capoluogo lombardo il camion fa una deviazione, e i centomila titoli vengono scaricati a Zingonia, nella bergamasca, nel cortile di un amico accorso in aiuto. Impilati in verticale, in file altissime, con il rischio dell’acqua.

Venticinqu­e anni dopo, la casa editrice Il Castoro abita in un palazzo dei primi del Novecento di viale Andrea Doria. Anche il cinema è un capitolo lontano (mai del tutto abbandonat­o). «Settore di nicchia, per crescere bisognava allargarsi», raccontano la presidente Pico Floridi e l’ad Renata Gorgani. E buttano lì: «Puntammo sui bambini solo perché pensavamo che gli illustrati dei piccoli fossero più semplici delle monografie sui registi, da aggiornare di continuo».

Scelta vincente. In realtà il nuovo debutto, a fine anni Novanta, è un flop, «una serie inglese pescata alla fiera di Francofort­e, con copertine e colori non azzeccati», ma poco dopo con il volume «I con- trari» della coppia Pittau-Gervais arriva il primo risultato («tremila copie vendute, all’epoca sembrava un’esagerazio­ne»), seguito dal premio Andersen (nel 2001). Da lì in poi è (quasi) tutto in discesa. C’è il long seller di Christine Naumann «Il ciuccio di Nina», «Il coccodrill­o gentile» di Anton Gionata Ferrari (primo titolo a varcare i confini nazionali), «Il manuale delle 50 avventure da vivere prima dei 13 anni» di Baccalario, Persivale, Ferrari (una vera hit: venduto in 24 Paesi, tradotto in 19 lingue), e una fila di premi importanti, Strega Ragazzi, Bancarelli­no, Nati per leggere.

Il salto che porta Il Castoro in vetta — con i 12 milioni di fatturato del 2017 è al quinto posto nel mondo editoriale per bambini e ragazzi — arriva quando si aggiudica, nel 2008, il famoso diario a vignette «Diario di una Schiappa» di Jeff Kinney (portato perfino a papa Francesco, in latino e in spagnolo). «Duecento milioni di copie nel mondo, quattro milioni in Ita- lia», sottolinea­no Floridi e Gorgani. «Al di là dei record, ha dato il là a un nuovo genere che spinge alla lettura anche chi non ha dimestiche­zza con l’oggetto libro» (la versione al femminile, «I diari di Nikki» di Rachel Renèe Russell, è la loro seconda serie più venduta).

Infanzia e teen, ma non solo. Il Castoro — proprietar­io della Libreria dei Ragazzi di via Tadino e dell’omonima a Brescia — strizza oramai l’occhio anche ai grandi. Ha aperto alla narrativa young adult, con il marchio Hotspot (un titolo su tutti: «L’arte di essere normali» di Lisa Williamson, successo Lgbt) e di recente ha acquistato il 40 per cento di Edizioni Sonda (catalogo su animalismo e ambientali­smo). «Il mercato è complesso, ci voleva una nuova svolta» dicono, «l’integrazio­ne ci renderà più forti e più visibili».

Numeri Con 12 milioni di fatturato nel 2017 il marchio milanese è al quinto posto nel mondo

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(foto Claudio Furlan / LaPresse) Foto di gruppo Qui accanto, la redazione della casa editrice Il Castoro che ha sede in viale Andrea Doria
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Best seller Alcuni libri pubblicati da Il Castorio. «Diario di una Schiappa» ha venduto 200 milioni di copie nel mondo

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