Corriere della Sera (Milano)

Davide, Enrico e il 4 marzo I calciatori non sono immortali

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Niente derby, nessun pareggio, né sconfitta, né vittoria. L’unica Vittoria di cui abbiamo parlato in questa domenica senza calcio, è una bambina di due anni che aspetta il ritorno di suo papà Davide. Quando misi piede la prima volta su un campo di calcio di anni ne avevo tre, il prato quello di Appiano Gentile, io un bambino in mezzo a giganti. Qualsiasi mestiere faccia, ogni padre sembra invulnerab­ile agli occhi di un figlio. Vedendolo insieme ad altri uomini dalle leve lunghe e mani forti, sembrava che le linee di gioco e quelle della vita fossero identiche, noi invincibil­i. Diventai grande il giorno in cui iniziai a scorgere le cicatrici che anche i campioni si portano addosso, piccole o grandi che siano. Poco alla volta tutto divenne più chiaro, nel calcio a volte giocheremm­o uno fisso, la vita è una partita da tripla. Era il 4 di marzo come domenica scorsa, correva l’anno 1996, il calcio diede l’addio a Enrico Cucchi, giovane promessa nerazzurra morto a trentun anni come Davide Astori. Lo conobbi giovanissi­mo in una serata tra tifosi, in campo ci sapeva fare, anche lui faccia da bravo fioeu come il capitano della Fiorentina. I calciatori non sono immortali, lo sono i sogni che accendono e il gioco è la miglior cura che abbiamo trovato contro gli affanni del tempo. Aspettando l’Inter, forza Viola!

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 ??  ?? Scomparso Enrico Cucchi, ex giocatore dell’Inter, morto nel 1996 a 30 anni per un melanoma
Scomparso Enrico Cucchi, ex giocatore dell’Inter, morto nel 1996 a 30 anni per un melanoma

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