Strage sui binari Il guasto trovato già a novembre
Era noto (almeno) da novembre il guasto ai binari lungo la linea dove il 25 gennaio è deragliato il treno Cremona-Milano causando tre morti e una cinquantina di feriti a Pioltello. La conferma arriva dai primi risultati delle indagini coordinate dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dai pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti, che hanno acquisito agli atti tutti i «registri di manutenzione» di Rete Ferroviaria Italiana degli ultimi mesi.
Proprio in uno di questi registri, come anticipato dal settimanale Panorama, e in particolare in un registro del mese di novembre, sarebbe stato segnalato dai manutentori di quella tratta il problema al giunto. È proprio in quei documenti, infatti, che viene annotato, da quanto si è saputo, quando c’è, ad esempio, un «giunto da rincalzare» o quando c’è la necessità di un intervento «urgente» o «da pianificare». Gli investigatori del Nucleo incidenti ferroviari della Polfer hanno ascoltato gli operai che si occupano della manutenzione e ora dovranno capire chi aveva scoperto il guasto (dove si sono staccati 23 cm di rotaia al momento del deragliamento) e se sono state rispettate tutte le procedure.
Da chiarire anche chi e in base a quale ordine ha posizionato la zeppa in legno sotto al giunto guasto. Nell’inchiesta sono indagate otto persone, due manager e quattro tecnici di Rfi e due manager di Trenord, e le due società.