Corriere della Sera (Milano)

SE FA CAPOLINO LA LUNA CHE NON GUARDIAMO MAI

- di Vivian Lamarque

La bella luna che in città non guardiamo mai, come non fosse lì fuori, a un passo dalla nostra finestra, la bella luna di cui ci ricordiamo solo in agosto, al mare, è spuntata a un tratto da una lettera di Paolina Leopardi a un’amica, in un’espression­e che ancora molto usavamo nel secolo scorso, poi sempre meno e oggi quasi più. L’infelice sorella del poeta, nata il 5 ottobre del 1800, scriveva nel 1831 a un’amica (di nascosto dalla temutissim­a madre che le vietava tutto) «come stai? ti è passata la luna?». Immediato flash back: quante volte le madri chiedevano a noi adolescent­i scontrose «hai la luna?» (sottinteso di traverso) e lo chiedevano i mariti alle mogli, ma anche viceversa, destinatar­i non erano solo le donne (con i loro cicli). Povera «candida, gentile, pensierosa, giovinetta» luna, quanto poco ormai ti guardiamo, ti nominiamo.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy