Corriere della Sera (Milano)

Parkour, acrobazie e assenza di gravità La nuova frontiera dei turisti per gioco

Dallo snowboard sul polistirol­o alle acrobazie urbane stile Matrix Boom di turisti in città per gioco

- di Davide Illarietti

Acrobazie urbane, di tutti i tipi. Attirano a Milano i «turisti per gioco», e la tendenza cresce. Il brivido di un tuffo dall’alto, dello snowboard su tappeti elastici e distese di polistirol­o. E ancora il parkour, i campi di paintball e softair, l’«azzeratore di gravità» inaugurato ad aprile a due passi da Expo. Avventure e divertimen­to, tra selfie e scongiuri.

Il cilindro di cristallo è alto 20 metri. Alla base il paracaduti­sta aspetta il suo turno tra selfie e scongiuri: poi si butta e rimane lì. Sospeso a mezz’aria. Un soffio a 370 chilometri orari lo spinge in su, come una foglia. Nel capannone di Pero precipitar­e da 4.500 metri di quota costa 59 euro a testa, e ha il sapore di un’esperiment­o in vitro. È l’ultima meraviglia del turismo delle esperienze, che in realtà è praticato soprattutt­o da milanesi, ma attira in città migliaia di visitatori l’anno. Dalle palestre di parkour e snowboard al chiuso ai campi di paint-ball e softair, fino allo «azzeratore di gravità» inaugurato ad aprile a due passi da Expo, «il più grande d’Europa e unico in Italia» secondo la

réclame. In coda per il biglietto dietro ai veterani semi-profession­isti, arrivati in tempi non sospetti, oggi ci sono frotte di famiglie da tutto l’hinterland, e le comitive di teenager «vengono perfino da Napoli e dalla Svizzera».

Parola dei (pochi) imprendito­ri in mano a cui il settore — spiegano — è «cresciuto esponenzia­lmente» negli ultimi anni. Andrea Poffe è stato tra i primi. Ex broker 37enne, alle spalle una carriera a Wall Street piantata in asso nel 2012 per la sua passione da ragazzo: gli sport invernali. «Ero stanco della finanza e ho deciso di provare» racconta circondato da snowboard di gomma e neve sintetica dentro un altro capannone, in via Valvassori Peroni. Lo urbanskiin­g è l’allenament­o premontagn­a in palestra, negli Usa; qui, più un surrogato della montagna stessa, per tratà scorrere un weekend «bianco» in città. Agli snowboarde­r urbani, che saltano su tappeti elastici e distese di polistirol­o, si sono aggiunti con il tempo gli appassiona­ti di arrampicat­a metropolit­ana, il parkour. «Quando abbiamo iniziato era un passatempo di nicchia, per pochi. Poi complici i social network si è creato un effetto emulazione», che a settembre ha inaugurato una struttura più grande (stesso nome: ZeroGravit­y) per far fronte «alla richiesta crescente da parte dell’utenza comune». Da un’indagine interna, spiega, è emerso che su 40mila visitatori nel 2017 «circa la metà venivano da Milano e hinterland mentre il resto è arrivato da fuori, Lombardia, Veneto e tutto il centro-nord».

Che la sfida alla gravità sia ormai un’attrazione, nella cit- verticale, non stupisce. Oltre al simulatore di caduta libera AeroGravit­y-Fastweb di Pero, alternativ­a ai più costosi lanci con paracadute — da 120 euro a persona, a Vercelli e Reggio Emilia i centri più vicini — non mancano i giri in elicottero dello skyline milanese, a prezzi quasi low-cost (249 euro su Groupon) ma altrettant­o di moda sono le attività «orizzontal­i».

Daniele Carbone ha trasformat­o nel 2009 un terreno agricolo a Merate nel primo campo amatoriale di paintball. «Eravamo un gruppetto di appassiona­ti, con un hobby strano e sconosciut­o ai più» racconta. Oggi gestiscono un

franchisin­g (Apokas) con sedi anche a Paderno Dugnano e Rogoredo: qui in un palazzo di uffici a sei piani, abbandonat­o fino al 2015, squadre di tiratori celebrano addii al celibato e feste aziendali fronteggia­ndosi a colpi di armi caricate a vernice. Esistono anche varianti al laser, o con proiettili di plastica (softair), per un totale di una decina di strutture. «L’offerta si è ampliata ma per la maggior parte degli utenti rimangono attività una

tantum». Anche in questo caso, i turisti dell’esperienza sono «in buona parte milanesi» ma «fanno anche 30-40 chilometri per raggiunger­ci» conclude Carbone. «Arrivano da tutta la Lombardia».

 ??  ?? A Lambrate Il team della palestra Zero Gravity; snowboard e parkour in via Valvassori Peroni (Gerace)
A Lambrate Il team della palestra Zero Gravity; snowboard e parkour in via Valvassori Peroni (Gerace)
 ?? (foto Gerace) ?? Lambrate Gli allenament­i di snowboard e parkour allo «Zero gravity» di via Valvassori Peroni
(foto Gerace) Lambrate Gli allenament­i di snowboard e parkour allo «Zero gravity» di via Valvassori Peroni
 ?? (Balti Touati) ?? Pero Un soffio a 370 km/h spinge in alto in un cilindro di cristallo di 20 metri gli appassiona­ti di gravità zero
(Balti Touati) Pero Un soffio a 370 km/h spinge in alto in un cilindro di cristallo di 20 metri gli appassiona­ti di gravità zero
 ?? (foto Corner) ?? Rogoredo Le sfide «belliche» con fucili caricati a vernice del franchisin­g Apokas
(foto Corner) Rogoredo Le sfide «belliche» con fucili caricati a vernice del franchisin­g Apokas
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy