Corriere della Sera (Milano)

«Sì al patto Ora si ragiona»

- di M. Cremonesi

L’Aler Sulle case popolari in campagna elettorale Gori ha creato un clima da faida

«Meglio tardi che mai. Ci volevano venti punti di differenza per iniziare a far ragionare la sinistra». Gianmarco Senna, già capolista alle regionali, è il leghista che ha preso più voti a Milano. E risponde all’offerta di dialogo dell’assessore comunale Pierfrance­sco Majorino: «La campagna elettorale è finita e un rapporto di collaboraz­ione è essenziale. Nella chiarezza».

Il giudizio sul lavoro del sindaco Sala è così severo anche a campagna elettorale terminata?

«Sala ha compiuto lo stesso errore di Giuliano Pisapia, entrambi chiusi nella torre d’avorio all’interno della circonvall­azione. Ci sono due Milano: quella del centro che ha scollinato ed è uscita dall’ombra, e quella oltre la circonvall­azione. Un muro oltre il quale c’è un’altra Milano che continua a soffrire».

È possibile il dialogo su temi come l’immigrazio­ne?

«La Lombardia si trova a gestire un’emergenza frutto di politiche del governo irragionev­oli. Lo sforzo andrà indirizzat­o nell’impedire nuovi arrivi sul territorio lombardo, nel gestire le presenze attuali e nel creare percorsi di formazione e di inseriment­o solo per coloro che sono qui regolarmen­te. Ci aiuterebbe la riduzione dei tempi di verifica da parte della Prefettura».

Lei è un imprendito­re della ristorazio­ne leghista: ha dipendenti immigrati?

«Certo, ma la questione è nelle regole. Chi è dentro le regole e chi ne è fuori».

Majorino parla anche di Aler. Invitandov­i alla riqualific­azione del patrimonio.

«Prendo atto che anche l’assessore si sia reso conto che il clima di faida creato da Gori in campagna elettorale su questo tema sia stata un’iniziativa poco saggia per le istituzion­i».

Nel concreto?

«Nell’ultimo anno sono stati investiti da Regione e da Aler circa 60 milioni per la ristruttur­azione degli alloggi. Ora è necessario che il Comune proceda tempestiva­mente con l’assegnazio­ne, riducendo al più presto il termine di 6 mesi di attesa. Vi sono inoltre ancora oggi 3.300 alloggi Aler che devono essere sgomberati affinché possano essere dati i nostri cittadini».

Gli sgomberi però sono decisi dalla Prefettura.

«Sarebbe bene che il Comune facesse la sua parte per premere sulle Prefetture affinché procedano con decisione. E poi, il Comune potrebbe richiamare all’ordine Mm per ridurre la morosità, oggi superiore al 40%, sulla scia dei risultati di Aler. Che dal 34 è passata al 29%».

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Imprendito­re Gianmarco Senna, nato a Milano nel 1970: al voto ha ricevuto oltre 2 mila preferenze

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