Da guida scout di Matteo Renzi a Palazzo Marino
Il neoassessore dirigeva l’ex premier nella rivista Agesci
Il neoassessore all’Educazione, Laura Galimberti, oltre a essere stata scelta dall’ex premier Matteo Renzi per guidare la task force governativa sulla riqualificazione dell’edilizia scolastica, era già stata capo scout del segretario dimissionario del Pd. In particolare, l’aveva scelto per scrivere sulla rivista Agesci (l’associazione degli scout cattolici), di cui lei era caporedattrice.
Da premier, Matteo Renzi l’aveva chiamata alla presidenza del Consiglio per metterla alla guida della task force per la riqualificazione dell’edilizia scolastica. Ma c’è stato un tempo in cui ruoli erano invertiti e Laura Galimberti, fresca di nomina come assessore all’Educazione, era il capo del giovane Matteo. Basta andarsi a rivedere il colophon di Camminiamo Insieme, la rivista scout dell’Agesci, anno di grazia 1997. Caporedattrice Laura Galimberti, redattore Matteo Renzi. Sulla stessa pagina è pubblicata una fotografia dell’intera redazione con Galimberti in prima fila e un giovanissimo Renzi con la lingua di fuori. La neoassessora per ora si limita a poche parole: «Con Renzi negli scout abbiamo fatto delle cose insieme».
Rapporti antichi. Nati sotto l’egida di Baden Powell. Per la precisione nei campi di formazione degli scout. Galimberti, insieme a Roberto Cociancich, altra figura di rilievo della stagione renziana, erano i formatori dei ragazzi. Tra questi, anche Grillo esuberante, il nometotem di Renzi. «Con Galimberti ci siamo detti, questo e un ragazzo in gamba — ricorda Cociancich — e gli abbiamo chiesto di entrare a far parte dello staff». Poi il passaggio alla rivista. Il primo caporedatto-
re di Renzi è stato Covancich, poi il compito di affidare pezzi e articoli al futuro premier è toccato a Galimberti.
Per sgomberare l’orizzonte da ogni possibile malizia, non è stata sicuramente l’amicizia di lunga data con Renzi, a spingere il sindaco Beppe Sala a chiamare Galimberti in giunta. Anzi. I rapporti tra il sindaco e l’ex segretario del Pd non hanno mai brillato per cordialità fino alla rottura definitiva dopo l’addio «condizionato» di Renzi dalla segreteria. Impensabile che Sala volesse fare un favore a Renzi. In realtà, Sala conosce la neo-assessora da tempo, da quando era direttore generale del Comune sotto la guida di Letizia Moratti. Galimberti ha svolto ruoli importanti a Palazzo Marino: è stata funzionaria e poi dirigente di ruolo e direttore di settore, occupandosi di manutenzione dell’edilizia scolastica come direttore dei lavori, di Demanio e patrimonio, di Facility e della Valorizzazione del patrimonio culturale. È anche membro dell’Advisory Commitee per i Fondi immobiliari del Comune. Fatto sta che la pattuglia degli scout tra gli assessori di Palazzo Marino si rafforza. Galimberti si aggiunge al vicesindaco Anna Scavuzzo già capo scout dell’Agesci di via Padova che nel minirimpasto voluto dal sindaco ha assunto le deleghe alla Sicurezza.
Scelta che ha provocato la reazione dei Cinque stelle. «È incomprensibile — attacca Gianluca Corrado —. Ci auguriamo di essere smentiti, ma al netto di tutti i difetti dell’assessora Rozza, qui ci pare sia stata messa una pecora a guardia di un branco di lupi...». La replica arriva da Mirko Mazzali, consigliere delegato del sindaco per le periferie: «Solo chi non conosce Anna può pensare che sia una pecora, però questo è lo stile del Movimento cinque stelle. Peraltro chi ha fatto il comunicato essendo un penalista, dovrebbe conoscere il reato di diffamazione. Il senso del limite in politica è importante e anche il buon senso...».