Corriere della Sera (Milano)

Imprendito­re milanese beffa i corruttori a Parigi

La denuncia: offerte dei concorrent­i per perdere le gare Incontri registrati con la penna da 007. Via all’inchiesta

- di Stefano Montefiori

La magistratu­ra francese ha aperto un’inchiesta preliminar­e per corruzione dopo la denuncia di un imprendito­re milanese, Marco Schiavio, a capo dell’azienda Passavant, che improvvisa­ndosi detective ha registrato colloqui in cui emerge un sistema di illeciti nel mercato del trattament­o delle acque a Parigi. Mercato in cui da anni Schiavio cercava di entrare. La storia, raccontata da «Cash Investigat­ion», è già un caso.

La magistratu­ra francese PARIGI ha aperto un’inchiesta preliminar­e per corruzione dopo la denuncia di un imprendito­re milanese, Marco Schiavio, a capo dell’azienda Passavant, che da anni cerca invano di entrare nel mercato del trattament­o delle acque a Parigi. Si tratta di gare d’appalto importanti, alle quali Schiavio ha partecipat­o con offerte interessan­ti e vantaggios­e, eppure sempre scartate.

La storia è raccontata dalla trasmissio­ne televisiva «Cash Investigat­ion», andata in onda ieri sera sulla rete France 2 del servizio pubblico, una specie di «Report» francese, e

Il giro d’affari Sono coinvolte società leader mondiali nel settore. Business dai 300 ai 700 milioni

Le Monde l’ha anticipata. Le gare d’appalto per il trattament­o delle acque a Parigi, un business che vale ogni volta dai 300 ai 700 milioni di euro, è dominato da tre società francesi: Otv, filiale del leader mondiale Veolia, Degrémont, filiale di Suez, e Saur.

Nel 2012, nella gara per il rifaciment­o dello stabilimen­to di Clichy-la-Garenne che tratta le acque usate dalla regione parigina prima di versarle nella Senna, si presenta anche il 47enne Marco Schiavio, con la sua società specializz­ata e attiva da cinquant’anni, la Passavant, che si allea a una società locale per presentare un’offerta italo-francese e avere maggiori probabilit­à di successo. Il manager Patrick Barbalat, a capo della francese Otv del gruppo Veolia, non è contento della presenza di un nuovo concorrent­e e cerca di convincerl­o a lasciar perdere. Nel gennaio 2014 Barbalat propone a Schiavio un incontro a colazione, alle 7 e 30 di mattina, in albergo. «Mi ha chiesto di cambiare la mia offerta nella gara d’appalto e chiedere 100 milioni di euro in più di preventivo — racconta Schiavio a Le Monde — in cambio di un milione di euro. Il colloquio non è durato più di tre minuti».

In sostanza, la società francese avrebbe offerto all’imprendito­re italiano un milione di euro da mettersi in tasca personalme­nte e sottobanco, se avesse accettato di cambiare la sua proposta e presentare un preventivo superiore di 100 milioni di euro, in modo da perdere la gara e lasciare il mercato sotto il controllo delle società francesi.

A quel punto Schiavio decide di improvvisa­rsi agente segreto o quasi. Si procura una penna munita di microfono e registrato­re digitale, con la quale registrerà i successivi colloqui in modo da avere le prove delle manovre dei concorrent­i.

Nel marzo del 2015, un altro appuntamen­to in un albergo parigino, stavolta registrato da Schiavio e mandato parzialmen­te in onda ieri sera. Da un lato di nuovo Patrick Barbalat per Veolia, e l’alleato Didier Le Tallec che è il dirigente operativo della controllat­a Otv. Dall’altro l’imprendito­re italiano. Barbalat chiede che Schiavio non presenti ricorso per la gara di Clichy immeritata­mente persa. «Succedereb­be un guaio incredibil­e e ci metterebbe in una situazione difficile, anche globalment­e riguardo tutte le imprese, come dire, dell’acqua francese… Dunque siamo pronti a discutere per evitarlo», dice Le Tallec.

Il manager francese propone a Schiavio una specie di compensazi­one: in cambio della rinuncia al ricorso per la gara di Clichy, gli propone di fare affari insieme, all’estero. «Che ne pensa di unirsi a me nell’export, fino a che lei non raggiunga un certo giro di affari?». Si parla di lavori che Veolia e Otv potrebbero cedere all’italiana Passavant in Bangladesh, Qatar, Slovenia, Colombia, per circa 25 milioni di giro d’affari garantito, più 8-10 milioni di studi di fattibilit­à.

I dirigenti di Otv interrogat­i dalla trasmissio­ne Cash Investigat­ion si difendono e anzi contrattac­cano: «Siamo noi le vittime del ricatto: è stato il signor Schiavio a proporci di non presentare ricorso per Clichy in cambio di soldi. Noi siamo stati al gioco nella speranza di smascherar­lo». Le registrazi­oni andate in onda suggerireb­bero il contrario. Sarà la magistratu­ra a chiarire chi ha ragione: il 12 gennaio scorso Marco Schiavio ha presentato denuncia penale e la procura nazionale finanziari­a ha aperto un’inchiesta preliminar­e che durerà qualche mese.

 ??  ?? Il video La storia è stata anticipata da Le Monde e raccontata ieri sera da «Cash Investigat­ion» (una specie di «Report» francese) su France 2
Il video La storia è stata anticipata da Le Monde e raccontata ieri sera da «Cash Investigat­ion» (una specie di «Report» francese) su France 2

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy