Beccaria, Volta, Manzoni I cortili negati agli studenti
«Così ci negano l’ora d’aria»: la provocazione dei ragazzi Proteste per gli spazi inagibili nei licei Volta, Beccaria, Manzoni e negli istituti Donatelli e Feltrinelli Città metropolitana: pronti i fondi
Vietato scendere nei cortili. Sono inagibili, pericolanti e dunque pericolosi. Non che questo basti a spegnere i malumori, anzi: genitori e studenti si scaldano, adesso che arriva la primavera. L’ultima protesta a fare clamore è quella della Moscati, che raccoglie medie e primaria: da cinque mesi i 650 alunni non possono uscire perché le recinzioni sono fuorilegge. Online è partita la petizione «Un’ora d’aria ti vorrei», 2.400 firme in pochi giorni. Ma i casi di spazi all’aperto interdetti sono numerosissimi. Solo per citarne qualcuno, ad esempio tra le secondarie: Volta, Feltrinelli, Manzoni, Donatelli Pascal, Beccaria, Curie Sraffa. Preclusi da quando? Spesso da anni.
La speranza che qualcosa si muova è legata ai fondi disponibili. Finora l’ex Provincia era a secco, e i presidi lamentano la mancanza di risposte. «Proprio in questi giorni annunceremo che nel triennio 2018-2020 Città Metropolitana riceverà oltre quattro milioni di euro per le opere pubbliche, grazie a due fondi del Ministero per le Infrastrutture A questi si aggiungono 20 milioni in arrivo dal Patto per Milano — anticipa il consigliere delegato Roberto Maviglia —. Intendiamo impegnare quasi l’intera cifra, comun- que più di 20 milioni, per la manutenzione delle scuole. Nel giro di un paio di settimane, subito dopo l’approvazione del bilancio, potremo iniziare ad affrontare le criticità all’interno e all’esterno degli edifici, secondo le priorità».
Vediamole. Il cortile del Volta (grande, con alberi e panchine) è inaccessibile da nove anni. Il preside si è offerto da tempo di rimetterlo in sicurezza coprendo buona parte della spesa con fondi dell’istituto. «Ci vogliono 80 mila euro e dopo mesi di trattative, adesso è in corso di definizione la gara per assegnare la manutenzione ordinaria e straordinaria», assicurano dalla Città Metropolitana. Al Curie Sraffa il cortile interno è vietato da quattro anni, gli studenti lo vedono dalle finestre. Al Beccaria il giardino è chiuso da sei mesi per i cornicioni pericolanti, mentre una parte della facciata è transennata perché si stanno sgretolando alcuni travetti in cemento armato. Ancora al Donatelli Pascal giace inutilizzato un campetto da calcio: «C’è un albero instabile ma nessuno lo taglia perché non si sa di chi sia, nessuno si prende la responsabilità — lamenta la preside Carmela De Vita —. Mi vedo costretta a precludere l’accesso agli studenti anche adesso che arriva il sole».
Ancora. Al classico Manzoni ci sono due cortili interni che non possono essere sfruttati: «Abbiamo più volte chiesto per il primo la messa in sicurezza di alcuni alberi e per il secondo la potatura del verde che fa ombra nelle classi, ma finora l’esito è stato infelice», spiega la dirigente Milena Mammani. Da via Vivaio ribattono di portare pazienza: «Per i campi destinati alle attività fisiche contiamo di iniziare in primavera e finire entro l’estate». Troppo tardi, forse? La lista è lunga, e insieme ai cortili «piangono» anche altre strutture. Il liceo Leonardo ha l’aula magna chiusa da due anni e per open day ed eventi deve affittare sale esterne. Da tempo immemore, infine, sono fermi i cantieri alla primaria di via Muzio e all’istituto Feltrinelli, mentre il Cardano da due anni chiede di poter ristrutturare (con fondi propri) un grande spazio con laboratorio e riparare i cancelli del centro sportivo che include anche il Gentileschi. «Con la sicurezza non si scherza, ma anche i ragazzi hanno diritto all’ora d’aria», per usare le parole dei genitori di via Moscati.