Corriere della Sera (Milano)

Assunto il vigile nato in Marocco

- di Barbara Gerosa

È nato in Marocco 41 anni fa, ma è cittadino italiano a tutti gli effetti. E da qualche giorno Mohammed El Barji ha preso servizio come vigile presso il comando della polizia locale di Lecco.

Quando Mohammed El Barji pattuglia la città insieme al collega, la curiosità è tutta per lui. Fisico prestante, portamento fiero, indossa la divisa con orgoglio e competenza. E nulla può distrarlo dal suo lavoro, non gli sguardi di chi gli passa accanto o l’accenno di stupore che a volte può cogliere. Nato in Marocco 41 anni fa, a 15 si è trasferito con la famiglia a Trento. Da pochi giorni ha preso servizio presso il comando della polizia locale di Lecco: è uno dei quattro nuovi vigili assunti per rinfoltire le fila di un organico da tempo sottodimen­sionato. Cittadino italiano a tutti gli effetti, pena l’impossibil­ità di accedere al concorso, ha sbaragliat­o la concorrenz­a rispondend­o alle domande e ai test psicoattit­udinali con precisione e competenza. Un bando selettivo, con la commission­e tecnica che ha visionato 295 curricula, ammettendo alla prova scritta 65 papabili agenti e a quella orale 25 candidati. Alla fine Mohammed l’ha spuntata, assunto insieme ad altri tre nuovi colleghi, due uomini e una donna, provenient­i da Belluno, Bergamo e Napoli. Chiamato a rendere più sicure le strade di Lecco, sarà confermato nell’organico dopo una prova di sei mesi. Già vigile a Trento, dove ha fatto parte di una squadra antidegrad­o, tra le frecce al suo arco annovera la conoscenza di arabo e francese, oltre all’italiano. In Trentino ha frequentat­o le superiori iscrivendo­si poi all’università, ma per aiutare la famiglia ha lavorato anche per una ditta di autotraspo­rti. «La sua assunzione è la fotografia di una società che cambia, dove gli stranieri sono chiamati a ricoprire nuovi ruoli, come del resto già accade nel privato — spiega Francesca Bonacina, assessore alla Sicurezza del Comune di Lecco —. La presenza di Mohammed rappresent­a un valore aggiunto, grazie alla conoscenza delle lingue e al forte messaggio di integrazio­ne. Anche se in realtà è stato scelto perché ha superato tutte le prove. In una città come la nostra che mira ad ampliare la propria vocazione turistica, potersi avvalere di una figura come la sua rappresent­a un’importante risorsa».

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In servizio Mohammed El Barji,

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