Corriere della Sera (Milano)

Case Aler, post Expo e nuovi metrò L’agenda condivisa di Sala e Fontana

IL PRIMO INCONTRO A PALAZZO MARINO Edilizia pubblica, l’ipotesi di gestione unitaria. Rinviato il tema dell’Olimpiade 2026

- M. Gian.

Quello che più colpisce nella nota inviata da Palazzo Marino sul primo incontro istituzion­ale tra il sindaco Beppe Sala e il neogoverna­tore della Lombardia, Attilio Fontana, sono due parole che non mancano mai in qualsiasi comunicato di questo genere: «Incontro cordiale». Magari un lapsus. O più probabilme­nte gli strascichi di una campagna elettorale dai toni molto accesi. L’ultima dichiarazi­one del sindaco, all’indomani

Il piano

Abbiamo tracciato un elenco delle questioni su cui dovremo lavorare assieme

Bisognerà trovare nuove formule di gestione di case popolari e Grande Milano

della vittoria del centrodest­ra era stata durissima: «A livello di necessità istituzion­ale collaborer­ò con Fontana e voglio farlo. Troveremo la formula. Ma quelli che stanno dall’altra parte non siano arroganti. Quando sento il segretario della Lega Lombarda dire che Gori è stato un pessimo candidato, se vogliamo collaborar­e io eviterei questi toni. Non è perché l’aria è cambiata che noi a Milano cambiamo il nostro atteggiame­nto. Chiediamo il massimo rispetto perché pensiamo di meritarcel­o».

Date queste premesse, inevitabil­e il tono freddo nelle parole del sindaco: «Oggi — scrive Sala — ho invitato il neo presidente della Regione, Attilio Fontana, per un primo incontro a valle della sua elezione. Abbiamo tracciato un’agenda delle questioni che ci vedranno lavorare insieme nei prossimi anni». Fontana è arrivato a Palazzo Marino nel pomeriggio, accompagna­to da Giulia Martinelli, ex compagna di Matteo Salvini, destinata a diventare capo della segreteria del presidente della Regione. Tre quarti d’ora nell’ufficio del sindaco. I temi individuat­i riguardano le case popolari, i trasporti, la città metropolit­ana e Arexpo. Su ognuno di questi argomenti (esclusa Arexpo) Regione e Palazzo Marino creeranno dei tavoli di lavoro comune.

Non si è invece trattato un argomento che furoreggia sui giornali: la candidatur­a per le Olimpiadi invernali 2026. Milano e la Lombardia assomiglia­no al convitato di pietra del Don Giovanni. Tutti ne parlano come la «candidatur­a segreta» pronta a fare lo sgambetto a Torino alle prese con la spaccatura interna ai 5 Stelle o a rivaleggia­re con il progetto alternativ­o del Veneto proposto dal governator­e Luca Zaia. In realtà, Milano non ha fatto nessun passo, né pubblico, né segreto. Non esiste un dossier neanche in via di formazione. Piuttosto, sta alla finestra a osservare quello che succede e per capire quale sono le mosse del Coni.

Torniamo alla scaletta ufficiale. Sala e Fontana hanno ripreso un vecchio discorso che era già iniziato con Roberto Maroni, ossia la gestione delle case popolari. «Abbiamo condiviso innanzitut­to — continua Sala— la necessità di identifica­re nuove formule di gestione del patrimonio di edilizia popolare: non è certamente un tema facile, ma è molto rilevante per una città come Milano e, soprattutt­o, per i cittadini che la abitano». Della possibile fusione tra Mm e Aler si è parlato per lungo tempo, ma non si è mai arrivati a una conclusion­e. La volontà politica di arrivare a una gestione unitaria c’è ancora ma manca la formula.

Altro tema comune. «In secondo luogo — continua Sala — abbiamo deciso di affrontare le questioni relative ai sistemi di mobilità, che comportano scelte urgenti (ad esempio il prolungame­nto della M5 a Monza), ma anche la necessità di integrare sempre di più i vari sistemi del trasporto pubblico locale». Non poteva mancare in questo elenco di «cose da fare», la Grande Milano con tutti i problemi che si porta dietro: «La Città metropolit­ana — scrive Sala — purtroppo ancora vittima di una regolament­azione non all’altezza dei potenziali compiti a cui è stata chiamata, è uno snodo significat­ivo nella relazione tra Comune e Regione e dovrà essere in grado di svolgere funzioni rilevanti per il bene dei cittadini; dovremo affrontare insieme i problemi relativi al suo presente e al suo futuro». Tra i tanti problemi una soddisfazi­one. Riguarda Arexpo, la società partecipat­a tra gli altri da Comune e Regione che sta sviluppand­o il sito liberato da Expo: «Siamo entrambi soddisfatt­i che abbia preso una dimensione positiva che va nell’interesse del territorio e certamente non faremo mancare il nostro sostegno».

 ??  ?? L’invito L’incontro di ieri a Palazzo Marino tra il sindaco di Milano, il 59enne brianzolo Giuseppe Sala (a sinistra), e il suo ospite, il nuovo governator­e lombardo, il 65enne varesino Attilio Fontana
L’invito L’incontro di ieri a Palazzo Marino tra il sindaco di Milano, il 59enne brianzolo Giuseppe Sala (a sinistra), e il suo ospite, il nuovo governator­e lombardo, il 65enne varesino Attilio Fontana

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