A Genova in 90 minuti
Ibiglietti sono già in vendita da una decina di giorni, ma è previsto per oggi il debutto del nuovo Frecciarossa Milano-Genova. O meglio, come sottolinea Trenitalia, parte la linea «coast to coast» Genova-Venezia, che unisce via terra le due ex repubbliche marinare. Due soli convogli giornalieri, almeno per una prima fase: al mattino dal capoluogo ligure e nel pomeriggio dalla laguna veneta. Ma la prima tappa è Milano, perno dello storico triangolo industriale: da Piazza Principe alla Stazione Centrale in un’ora e mezza senza fermate intermedie. L’origine del Frecciarossa è alla stazione genovese di Brignole alle 6.58, alle 7.05 la partenza da Piazza Principe, alle 8.24 il treno si ferma a Rogoredo e alle 8.35 è previsto sotto le arcate della Stazione Centrale. Tappe successive sono Brescia, Verona, Vicenza Padova e infine Venezia. Alle 15.50 parte il Frecciarossa in direzione contraria, con sosta in Centrale alle 18.25 e a Rogoredo alle 18.37, per poi arrivare alle 19.55 a Piazza Principe e alle 20.03 a Brignole. I prezzi, annunciati da Trenitalia, partono da 14.90 euro per un viaggio Genova-Milano e 19.90 da Genova a Venezia con tariffa Superconomy, oppure da 29 e 61 euro per le stesse tratte con biglietto base. Ma ovviamente i prezzi dei biglietti dei treni — anche per la nuova tratta dei Frecciarossa — seguirà andamento variabile a seconda della data di acquisto. Oggi, intanto, il viaggio inaugurale e la presentazione ufficiale da parte dei vertici di Fs. Alle spalle ci sono le vicende tormentate e le polemiche che hanno accompagnato l’intero progetto, a partire dai lavori per la realizzazione delle infrastrutture necessarie. E poi anche dalle proteste dei pendolari. Sia di quelli che utilizzano i treni ad alta velocità e che — su tutte le direttrici — hanno perso il diritto agli abbonamenti e a tariffe agevolate, sia di quelli delle tratte a servizio ordinario che lamentano un aumento dei ritardi e dei disagi proprio a causa della presenza dei Frecciarossa, che hanno precedenza assoluta sulla linea e spesso impongono soste prolungate ai convolgi minori. Non solo: alcuni comitati di utenti contestano a Trenitalia anche la stessa definizione di «alta velocità» per percorrenze che non avvengono su strutture completamente adeguate ai nuovi treni veloci. E lo stesso Milano-Genova in versione Frecciarossa, sostengono i pendolari, non offre tempi così diversi da quelli di un normale Intercity.