La «grana» trasporti nelle trattative per la giunta
Sette assessori alla Lega, cinque a Forza Italia, uno o due a Fratelli d’Italia, uno (forse) ai centristi di Nci, più una sorpresa dell’ultimo minuto. Lo schema è pronto, la formazione quasi, mancano solo i ruoli, ovvero le deleghe, da distribuire. Attilio Fontana vuole chiudere la partita entro la fine della prossima settimana. Nella Lega le poche incertezze sono legate alle quote rosa. Praticamente già definita la squadra dei cinque uomini destinati a entrare in giunta: Stefano Bruno Galli (Autonomia), Massimo Sertori (Montagna), Davide Caparini (Bilancio), Stefano Bolognini (Sicurezza) , Fabio Rolfi (deleghe da definire). Potrebbero invece essere due le leghiste chiamate tra i banchi dell’esecutivo. A giocarsi la nomination l’ex parlamentare Giovanna Bianchi Clerici, l’assessore maroniano alla Cultura Cristina Cappellini, la pavese Silvia Piani e la bergamasca Elena Poma. In Forza Italia la squadra prevede i nomi di Fabrizio Sala (vicepresidenza), Giulio Gallera (confermato alla Sanità), Alessandro Mattinzoli e Silvia Sardone (Istruzione). Un’altra donna nella giunta Fontana potrebbe essere l’ex parlamentare Elena Centemero. Per Fratelli d’Italia entrerà Viviana Beccalossi e forse un secondo assessore. Anche i centristi di Nci chiedono un posto al sole. In lizza ci sono due ex. Mauro Parolini assessore al Commercio uscente e Raffaele Cattaneo, presidente del Consiglio regionale e ai tempi di Formigoni assessore ai trasporti. La chiave potrebbe essere proprio qui: Cattaneo, che ha mancato la rielezione, potrebbe esser ripescato a Palazzo Lombardia per occuparsi della delicatissima questione trasporti. Un assessorato pesante ma paradossalmente poco ambito: troppe le «grane», dai treni dei pendolari alle autostrade da completare. Una casella, raccontano infine dal Pirellone, è da tenere libera per eventuali sorprese dell’ultimo minuto: un tecnico, magari da insediare alla Cultura, di stretta fiducia del neopresidente. Un’ultima considerazione: quello per la formazione della giunta potrebbe essere solo il primo tempo della partita, perché subito dopo si aprirà il valzer delle società regionali. La maggioranza intende dare un segnale di discontinuità rispetto a certe scelte di Maroni. Tradotto: i partiti del centrodestra, dopo il trionfo del 4 marzo, vogliono contare di più nei cda.