«Suo figlio è in carcere»: finto legale, autentica truffa
I colpi seriali di una coppia in centro
Truffe seriali agli anziani. Con un copione prestabilito. Un sedicente «avvocato Rossi» telefonava a casa delle vittime, raccontava dell’arresto di un figlio e chiedeva il versamento di una cauzione da migliaia di euro. Giuseppe Ballerino, 21 anni, colpiva assieme alla fidanzata, la coetanea Stefania Sandra Lopez: lui è stato catturato, lei è agli arresti domiciliari. Resta invece ancora da identificare il «telefonista» della banda.
Il sistema era sempre lo stesso. Ma funzionava perfettamente. Una chiamata a casa, la voce di un sedicente «avvocato Rossi» di una nota compagnia di assicurazione e il racconto di un improbabile arresto del figlio della vittima e la richiesta di una cauzione di diverse migliaia di euro. Lo stesso sistema che Giuseppe Ballerino, 21 anni, utilizzava già un anno fa quando era stato arrestato dai poliziotti del commissariato di Torino Borgo Po, sempre per truffe ad anziani.
Ballerino colpiva insieme alla sua fidanzata Stefania Sandra Lopez, anche lei 21enne, ora finita ai domiciliari ad Albuzzano (Pavia) su ordine del gip Mariacarla Sacco. Il compagno è stato invece catturato a casa della madre, a Orta di Atella, in provincia di Caserta. Resta invece ancora da identificare il «telefonista» della banda, anche lui campano. Partivano infatti dalla provincia di Caserta le telefonate alle vittime (alcune durate anche un’ora e mezza) nelle quali il sedicente «avvocato Rossi» chiedeva il pagamento di una «cauzione» dopo che il figlio era stato arrestato o aveva avuto un incidente. Stratagemmi che hanno portato a quattro colpi tra fine luglio e i primi di settembre. I carabinieri della Quinta sezione del Nucleo investigativo, guidati dal capitano Federico Smerieri e diretti dal tenente colonnello Michele Miulli, hanno ricostruito i colpi attraverso l’analisi dei tabulati telefonici e delle telecamere di sorveglianza di negozi e metropolitane che hanno ripreso la coppia di truffatori mentre si scambiavano una busta con il bottino.
Decisivo è stato anche il racconto delle anziane vittime, raccolto dagli investigatori coordinati dal pm Giancarla Serafini del pool anti truffe della Procura. In un caso, una 82enne alle quale sono stati rubati gioielli per 13.600 euro, è riuscita a dare una descrizione minuziosa del truffatore: «Corporatura robusta, alto 1,80, capelli neri corti, carnagione chiara, buon italiano, vestito con camicia bianca e un paio di blue jeans e un auricolare nell’orecchio».
I colpi sono stati messi a segno (un caso solo tentato) tra via Solferino e corso di Porta di Nuova, e in un episodio in viale Brenta. Ecco la testimonianza di una 87enne che è riuscita a salvarsi grazie all’intervento del figlio che ha messo in fuga Ballerino dopo averlo spinto fuori casa: «Mi ha chiamato a casa un uomo che ha detto di essere l’avvocato Rossi di un’agenzia di assicurazione e che mio figlio e sua moglie erano stati arrestati dopo un incidente stradale. In quel momento si trovavano alla Questura di Legnano e ci sarebbero voluti 5.800 euro per ottenerne la liberazione». L’avvocato aveva fornito anche alcuni recapiti (veri) dell’agenzia e aveva detto che sarebbe passato un certo «Luca» a ritirare la somma di 3 mila euro che la donna aveva in casa. E quello era proprio il ruolo di Ballerino.