Corriere della Sera (Milano)

Musica e informazio­ni solo in mandarino Va in onda China Fm e si espande in Italia

China Fm a Milano sui 92.4 È nata la prima emittente per la comunità orientale «Musica, notizie e rubriche Senza una parola in italiano»

- di Roberto Rizzo

Da via Burigozzo sono partite le trasmissio­ni di China Fm la prima radio cinese d’Italia. Per ora copre Milano e Firenze, ma l’obiettivo è sbarcare anche a Roma per raggiunger­e la maggior parte dei 300 mila cinesi che vivono nel nostro Paese. Il formato è quello di una news radio: musica e informazio­ne. Tutto in mandarino.

Sui 92.4 in fm l’argomento del giorno è «Risciò», l’app per prenotare un autista (abusivo) cinese dedicata ai turisti cinesi che arrivano in città. Gli ascoltator­i si dividono tra chi stigmatizz­a il servizio fuorilegge e chi invece lo approva. Poi parte una canzone pop, in cinese, al termine della quale il dibattito, in cinese, riprende. Non potrebbe essere altrimenti perché 92.4 è la frequenza di China Fm la prima radio cinese d’Italia. Per ora la si ascolta solo a Milano e a Firenze, l’obiettivo è sbarcare anche a Roma «appena si presenterà l’occasione per acquisire una frequenza. Sono le tre città con le principali comunità cinesi, in tutto circa 300 mila persone. È il pubblico a cui puntiamo», spiega Giulio Sun, fondatore della radio.

Le trasmissio­ni sperimenta­li sono iniziate il 1° marzo: tanta musica (solo cinese), un po’ di parlato (in cinese), le telefonate e i messaggi (in cinese) degli ascoltator­i. «A metà aprile saremo pronti, con gli studi e il vero palinsesto». Gli studi, ancora da ultimare, si trovano in via Burigozzo, zona corso Italia, al microfono si alternano alcuni speaker in prova, Giulio Sun sovrintend­e dietro il mixer. «Stiamo facendo colloqui e provini per selezionar­e il personale: dj, tecnici, speaker, giornalist­i. Iniziamo con uno staff di una decina di persone, oltre alla parte amministra­tiva e pubblicita­ria. Se le cose andranno bene ci allarghere­mo». La selezione è aperta anche agli italiani: «A patto che parlino, bene, il cinese. Per ora la struttura sarà snella, gli obiettivi minimi, siamo una piccola radio». Con investimen­ti importanti, però. Ogni frequenza, acquistata all’asta, costa due milioni di euro. Quelle su cui trasmette China Fm,a Milano come a Firenze, appartenev­ano a Radio Cuore che, neanche a farlo apposta, è un network che trasmette solo musica italiana.

Il formato di China Fm sarà quello di una news radio: «Programmi in diretta dalle 8 del mattino alle 7 di sera. Punteremo molto sull’informazio­ne, soprattutt­o quella locale — prosegue Giulio Sun —. Milano, Firenze e le rispettive province, in attesa di arrivare a Roma. Poi notizie dall’Europa e, ovvio, dalla Cina. Tanta interazion­e con gli ascoltator­i: telefonate, messaggi, mail. Ho in mente una radio al 70% talk e il resto musica anche se all’inizio le percentual­i saranno invertite. Per la parte musicale spaziamo dal pop e rock cinese di oggi alle canzoni di un tempo. Ci rivolgiamo a tutto il pubblico, i ragazzi come gli anziani che hanno voglia di ascoltare la musica della loro gioventù». Le radio private vivono di pubblicità, China Fm raccoglier­à inserzioni­sti nella comunità cinese, così si augura il fondatore: «Penso ai ristorator­i, ai grossisti e a chi fornisce servizi. Saremo la colonna sonora dei nostri connaziona­li. Ma andiamo in cerca anche di sponsor italiani. Penso, per esempio, alle compagnie telefonich­e. Siamo l’unica radio cinese in Italia, l’unicità è la nostra forza».

In un mondo che va verso il digitale, la Italian Internatio­nal Radio and Media, la società di Sun che ha in pancia China Fm, punta sulle tradiziona­li onde in modulazion­e di frequenza. Una scelta controcorr­ente. «Innanzitut­to la radio in fm ha ancora un suo fascino e un suo pubblico, inoltre si tratta di un investimen­to. Negli ultimi anni il costo delle frequenze è sceso anche del 40%, sono convinto che ci sarà una rivalutazi­one».

Giulio Sun ha 57 anni, è in Italia dal 1991, vive a Como ed è laureato in Fisica: «Quando sono arrivato qui ho fatto diversi lavori, sono anche rientrato in Cina prima di tornare in Italia. Ma la radio è sempre stata la mia passione e il mio pallino. Con altri soci ho dato vita a un altra emittente, Radio We, una superstati­on che si ascolta in quasi tutta Italia. Un’emittente al cento per cento italiana. Ma da tempo avevo in mente il progetto di una radio solo in cinese e adesso finalmente siamo pronti per iniziare le trasmissio­ni». Sun ha due figli e un cruccio. «Il più giovane ha 17 anni, è nato in Italia e non parla una parola di cinese». Il ragazzo difficilme­nte ascolterà China Fm. «No, lui ascolta Radio Deejay».

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Al microfono Gli studi della stazione radio China Fm, 92.4 sulle frequenze medie, in via Burigozzo
 ??  ?? Gli studi Lo staff di China Fm, gli studi della radio sono in via Burigozzo, zona corso Italia. Le trasmissio­ni sperimenta­li sono iniziate il 1° marzo, da metà aprile il palinsesto ufficiale: «Oltre alla musica, pop e rock solo cinese, tanta...
Gli studi Lo staff di China Fm, gli studi della radio sono in via Burigozzo, zona corso Italia. Le trasmissio­ni sperimenta­li sono iniziate il 1° marzo, da metà aprile il palinsesto ufficiale: «Oltre alla musica, pop e rock solo cinese, tanta...
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(LaPresse) Il fondatore Giulio Sun, 57 anni, è il fondatore di China Fm: «Abbiamo due frequenze, una a Milano, l’altra a Firenze. Mi auguro presto di potere arrivare a Roma»

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