Summit a Losanna, per il Cio l’unica candidatura è quella milanese
Un vertice di due ore in casa Cio, il Comitato internazionale Olimpico, importantissimo per il futuro a Cinque Cerchi di Milano. L’unica candidata italiana ai Giochi invernali del 2026 che il Cio potrebbe prendere in esame. Per farlo è disposto anche a portare alla sessione di Buenos Aires di ottobre la modifica della carta olimpica, mossa necessaria per una eventuale candidatura italiana. Questi sono i percorsi e le intese internazionali che hanno preso forza ieri nel summit di Losanna. Ovvio che il Cio sia ben felice di veder germogliare tante voglie olimpiche, che contagiano l’Italia da Torino alle Dolomiti passando per Milano, ma è fortemente orientato verso il capoluogo lombardo, sostenuto, da una partnership importante con Torino e la Valtellina. Nel vertice di Losanna hanno partecipato il presidente del Cio Thomas Bach e il direttore generale Christophe de Kepper che hanno accolto Giovanni Malagò, numero uno del Coni, accompagnato dai membri italiani Cio, due big come Franco Carraro, presidente della commissione programmazione olimpica del Cio e Mario Pescante, responsabile della Commissione degli affari internazionali: un quintetto di altissimo livello. Si è parlato dell’Italia e di Milano, il tema contempla due capitoli: il più semplice, praticamente già scritto, è la sessione mondiale del Cio che si terrà sotto il Duomo nel 2019. Il lavoro svolto è stato apprezzato. Il secondo capitolo, questo scritto sulla sabbia, riguarda proprio la candidatura ai Giochi invernali del 2026. Il più prudente è proprio Malagò, già scottato dalla precedente esperienza vissuta con Roma per l’Olimpiade 2024, finita nelle capaci mani di Parigi. La candidatura di Milano ha bisogno del sostegno di un governo. Il Cio ha preso atto della situazione politica del Paese e si è messo, paziente, alla finestra. E così ha fatto anche Malagò. Cio e Coni monitoreranno ogni nuova, consapevoli che il Paese ha altre urgenze, ben più importanti di un’Olimpiade. «Sono soddisfatto delle risultanze di questo incontro — ha commentato Malagò — il Cio ha apprezzato l’accresciuto interesse che c’è nel nostro Paese per l’Olimpiade. In linea di principio non c’è alcuna preclusione verso nessuno. Si deve procedere con cautela, ovvio che molto dipenderà dal nuovo governo…». Chiaro no?