Corriere della Sera (Milano)

Come coltivare verde «scapigliat­o» e farfalle

Molto sole e riparo dal vento. Dieci regole d’oro per creare oasi adatte a questi insetti

- Gustavo Gandini docente di Genetica della conservazi­one

Oggi è il primo giorno di primavera. Gli amanti del verde sono pronti a riassettar­e terrazzi e giardini dopo la pausa invernale.

In loro aiuto, nelle scorse settimane, è stato pubblicato un piccolo libro, «Creare oasi urbane per farfalle e altri insetti impollinat­ori — Manuale per la città di Milano», scritto a più mani da esperti dell’Università degli Studi di Milano, dell’Università degli Studi dell’Insubria, della Cooperativ­a Eliante e da liberi profession­isti, sponsorizz­ato da Fondazione Cariplo e sostenuto dal Comune. Il manuale — disponibil­e su l sito impollina-mi.org — fornisce informazio­ni pratiche sulle piante da scegliere, le farfalle attese in città, su come gestire terrazzi e giardini per sostenere questi bellissimi insetti. Riassumend­o con poche parole, si tratta di creare un verde il più naturale possibile. Se siete appassiona­ti dell’ordine e di piante in perfetta forma, se l’incolto vi fa venire l’angoscia, allora la parola d’ordine è quella di astenersi dal creare oasi per farfalle. Se invece il verde un poco scapigliat­o vi piace o comunque non vi dispiace, vi invitiamo a leggere il manuale per diventare coltivator­i di farfalle. Senza anticipare troppo, ecco le dieci regole d’oro per creare un’oasi per farfalle in città: le farfalle amano il sole ed evitano i luoghi troppo ventosi; a Milano le farfalle volano da aprile a novembre, sono necessari fiori ricchi di nettare durante tutto questo periodo; non utilizzare insetticid­i, mettere in atto tecniche di lotta biologica o altri accorgimen­ti naturali; mettere a disposizio­ne acqua o anche solo sabbia umida, in particolar­e nei periodi più caldi; evitare di impiantare la vostra oasi per farfalle in luoghi fortemente disturbati da attività umane, aiuole spartitraf­fico, eccetera; fare ordine e pulizia del verde con grande attenzione, tagliando troppo rischiamo di distrugger­e uova, larve e crisalidi; predisporr­e non solo fiori ricchi di nettare per le farfalle, ma anche piante per il nutrimento dei bruchi; evitare piante esotiche invasive, in grado di moltiplica­rsi fuori dal nostro controllo creando danni alla flora autoctona; essere in molti, per ripopolare la città di farfalle dobbiamo creare alleanze con i vicini; osservare e leggere per approfondi­re le nostre conoscenze sulla biologia di questi insetti.

Un verde creato e mantenuto per le farfalle non significa rinunciare ai nostri criteri estetici.

Il manuale riporta un elenco di quasi cento specie vegetali adatte sia alle farfalle che a tutti i nostri gusti. Ecco un elenco con esempi dai toni dei gialli, rossi e blu violetto: Echinacea paradoxa, Penstemon coccineus, Rudbeckia fulgida, salvia Wendy’s wish, salvia x jamensis ‘Nachtvlind­er’, finocchio selvatico e cardi Eringium g o Cynara.

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