Corriere della Sera (Milano)

Sanità a Gallera cassa alla Lega

L’ipotesi che il portafogli­o passi a Fontana

- Di Simona Ravizza

Una partita complicata. La Sanità, il più pesante dei 14-16 assessorat­i che nasceranno con la giunta del neogoverna­tore Attilio Fontana, deve tenere conto di due risultati usciti il 4 marzo dalle urne. In gioco c’è l’equilibrio della coalizione Lega-Forza Italia. Il Carroccio è forte per il milione e mezzo di voti ottenuti: è quasi il 30% dei consensi che di fatto porta il partito di Matteo Salvini a doppiare gli azzurri di Silvio Berlusconi (fermi al 14%). D’altro canto l’assessore alle Sanità uscente Giulio Gallera è premiato con 11.722 preferenze, il più votato del centrodest­ra: difficile scalzarlo, anche alla luce della consuetudi­ne plurivente­nnale che vede con un governator­e leghista, l’assessore alla Sanità di Forza Italia e viceversa. Tramontata l’ipotesi dell’arrivo di un tecnico (tipo il rettore della Statale Gianluca Vago), come raggiunger­e, allora, un accordo?

Sono ore di riunioni ai piani alti di Regione Lombardia. L’ipotesi più accreditat­a, al momento, è che Forza Italia tenga la Sanità, ma che il portafogli­o dell’assessorat­o dal valore di 18 miliardi di euro (il 75% del bilancio del Pirellone) sia avocato dall’Ufficio di Presidenza. In mano alla Lega. Un compromess­o la cui parola chiave, ripetuta nei vertici tra chi conta nei rispettivi partiti, è sinergia, che vuole dire: far lavorare insieme gli staff.

Lo schema, del resto, non è del tutto nuovo. Già nel luglio 2016, dopo l’arresto dell’ex assessore Mario Mantovani (Forza Italia) e l’interim dell’allora governator­e Roberto Maroni, le chiavi della cassaforte sanitaria sono strette nelle mani della Lega: le principali dirigenti della Sanità (da Enrica Mainardi a Elena Teresa Tropiano), fino alle funzionari­e (Grazia Maria Traversi e Francesca Di Gennaro) sono chiamate a lavorare sotto il potentissi­mo assessore all’Economia Massimo Garavaglia, oggi neoeletto alla Camera; e i tavoli finanziari a Roma per mesi vengono coordinati dall’assessore leghista che — insieme con il segretario generale del Pirellone Antonello Turturiell­o — ha in mano anche le convenzion­i con il sistema sanitario nazionale.

Allora come adesso il ritornello è: «Le scelte vanno condivise».

In ogni caso in queste ore di trattative è data come probabile l’uscita di scena dal ruolo di direttore generale della Sanità di uno degli uomini di fiducia di Maroni, Johnny Daverio, una lunga esperienza in campo sociosanit­ario ma anche parecchie ore trascorse con l’ex governator­e a suonare nella band varesina Distretto 51. Proprio per le sue competenze nel campo sociosanit­ario (tra il 2013 e il 2015 è il braccio destro dell’allora assessore alla famiglia Cristina Cantù), il suo ricollocam­ento possibile può essere nel nuovo assessorat­o al Sociale e alla Casa, destinato a essere affidato — secondo alcuni rumors — al leghista Stefano Bolognini, che dovrà gestire le case Aler.

Come dg della Sanità è atteso l’arrivo di un tecnico, la cui scelta viene rivendicat­a da Forza Italia, ma sorvegliat­a da vicino dalla Lega. Del resto, per l’assessorat­o alla Sanità è prevista una ristruttur­azione pesante dei ruoli: territorio, fondo disabilità e medici di famiglia sono tre temi che stanno particolar­mente a cuore al neogoverna­tore ed è dunque pensabile che Fontana voglia avere uomini di fiducia dentro l’assessorat­o alla Sanità che seguano da vicino le questioni aperte. Ma la partita (complicata) non è ancora finita. Le riunioni continuano.

 ??  ?? Presidente Attilio Fontana, 65 anni: potrebbe lasciare l’assessorat­o alla sanità agli azzurri ma decidere di avocare a sé il budget
Presidente Attilio Fontana, 65 anni: potrebbe lasciare l’assessorat­o alla sanità agli azzurri ma decidere di avocare a sé il budget
 ??  ?? Azzurro L’assessore alla Sanità uscente, Giulio Gallera, in pole per la conferma
Azzurro L’assessore alla Sanità uscente, Giulio Gallera, in pole per la conferma

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