Dai conti ai writer Il declino in Villa
Monza, esposto del Codacons. Il sindaco Allevi: «Lo Stato la ceda al Comune»
Villa Mirabellino, la dimora settecentesca del Parco di Monza, è meta di vandali, tossicodipendenti e senzatetto. Di proprietà del Demanio, la villa è abbandonata da oltre vent’anni.
MONZA Da villa di delizia cara ai conti Durini a meta di vandali e tossici. Villa Mirabellino, una delle tenute più prestigiose del Parco di Monza, realizzata nel 1776 sulla collinetta di fronte a Villa Mirabello, non deve fare i conti solo con uno stato di abbandono che dura da decenni, ma anche con le incursioni di sbandati e graffitari che pochi giorni fa hanno ricoperto di scarabocchi le colonne doriche e parte della facciata rivolta verso il prato dell’ex Ippodromo. Uno stato di degrado così profondo da spingere il Codacons a presentare un’esposto alla Corte dei Conti affinché venga avviata un’inchiesta per accertare un eventuale sperpero di danaro pubblico, mentre il sindaco, Dario Allevi, sta premendo sull’acceleratore per ottenerne la cessione da parte dello Stato.
Villa Mirabellino, che nei primi anni Cinquanta è stata utilizzata come sede di una scuola elementare pubblica, è l’unica struttura all’interno del parco di proprietà del Demanio. Tutte le altre tenute, da Villa Mirabello a cascina Fontana, sono invece di proprietà dei Comuni di Monza e Milano e di Regione Lombardia. A metà anni Novanta, la Soprintendenza per i Beni architettonici di Milano aveva proposto di utilizzarla come sede della sezione di Botanica del museo civico di storia naturale del Comune di Milano. Tuttavia, il progetto non fu mai portato a termine e da allora la Villa è lentamente scivolata nel degrado. Da quando lo storico custode è morto un paio d’anni fa, la situazione è peggiorata. «La Villa versa in una situazione di grave degrado ed abbandono — denuncia il Codacons —. L’interno della struttura è completamente abbandonato e spesso è capitato che senza fissa dimora o malviventi si intrufolassero, al fine di cercare semplice riparo o qualcosa da rubare». Una stima approssimativa dice che per ristrutturarla servirebbero almeno quattro milioni di euro. Chi si sta dando da fare per evitare il tracollo completo è l’amministrazione Parco, che due giorni fa ha effettuato un sopralluogo con alcuni rappresentanti del Demanio per avviare l’iter di sostituzione delle recinzioni (il costo dell’intervento si aggira attorno ai 50 mila euro). Ma la carta decisiva sembra averla in mano il sindaco di Monza che da alcuni mesi sta lavorando a una variante dell’accordo di programma sul polo istituzionale. Si tratta di un complicato scambio di aree fra lo Stato e il Comune di Monza che prevede anche la realizzazione della nuova caserma della Guardia di Finanza, che Allevi vorrebbe estendere a Villa Mirabellino affinché venga ceduta all’amministrazione comunale. «Ci stiamo lavorando da mesi — spiega il primo cittadino —. L’idea è di ridare l’ex caserma San Paolo al Demanio e in cambio ottenere Villa Mirabellino». Un giro di immobili grazie al quale l’edificio potrebbe beneficiare dei finanziamenti in arrivo da Regione Lombardia (55 milioni di euro), ma che comporterebbe il definitivo sacrificio del progetto che prevedeva la realizzazione di una nuova e moderna biblioteca all’interno dell’ex caserma.
Abbandono
Dopo essere stata sede di una scuola, dagli anni Novanta la dimora del ‘700 è vuota