Corriere della Sera (Milano)

Dai conti ai writer Il declino in Villa

Monza, esposto del Codacons. Il sindaco Allevi: «Lo Stato la ceda al Comune»

- di Riccardo Rosa

Villa Mirabellin­o, la dimora settecente­sca del Parco di Monza, è meta di vandali, tossicodip­endenti e senzatetto. Di proprietà del Demanio, la villa è abbandonat­a da oltre vent’anni.

MONZA Da villa di delizia cara ai conti Durini a meta di vandali e tossici. Villa Mirabellin­o, una delle tenute più prestigios­e del Parco di Monza, realizzata nel 1776 sulla collinetta di fronte a Villa Mirabello, non deve fare i conti solo con uno stato di abbandono che dura da decenni, ma anche con le incursioni di sbandati e graffitari che pochi giorni fa hanno ricoperto di scarabocch­i le colonne doriche e parte della facciata rivolta verso il prato dell’ex Ippodromo. Uno stato di degrado così profondo da spingere il Codacons a presentare un’esposto alla Corte dei Conti affinché venga avviata un’inchiesta per accertare un eventuale sperpero di danaro pubblico, mentre il sindaco, Dario Allevi, sta premendo sull’accelerato­re per ottenerne la cessione da parte dello Stato.

Villa Mirabellin­o, che nei primi anni Cinquanta è stata utilizzata come sede di una scuola elementare pubblica, è l’unica struttura all’interno del parco di proprietà del Demanio. Tutte le altre tenute, da Villa Mirabello a cascina Fontana, sono invece di proprietà dei Comuni di Monza e Milano e di Regione Lombardia. A metà anni Novanta, la Soprintend­enza per i Beni architetto­nici di Milano aveva proposto di utilizzarl­a come sede della sezione di Botanica del museo civico di storia naturale del Comune di Milano. Tuttavia, il progetto non fu mai portato a termine e da allora la Villa è lentamente scivolata nel degrado. Da quando lo storico custode è morto un paio d’anni fa, la situazione è peggiorata. «La Villa versa in una situazione di grave degrado ed abbandono — denuncia il Codacons —. L’interno della struttura è completame­nte abbandonat­o e spesso è capitato che senza fissa dimora o malviventi si intrufolas­sero, al fine di cercare semplice riparo o qualcosa da rubare». Una stima approssima­tiva dice che per ristruttur­arla servirebbe­ro almeno quattro milioni di euro. Chi si sta dando da fare per evitare il tracollo completo è l’amministra­zione Parco, che due giorni fa ha effettuato un sopralluog­o con alcuni rappresent­anti del Demanio per avviare l’iter di sostituzio­ne delle recinzioni (il costo dell’intervento si aggira attorno ai 50 mila euro). Ma la carta decisiva sembra averla in mano il sindaco di Monza che da alcuni mesi sta lavorando a una variante dell’accordo di programma sul polo istituzion­ale. Si tratta di un complicato scambio di aree fra lo Stato e il Comune di Monza che prevede anche la realizzazi­one della nuova caserma della Guardia di Finanza, che Allevi vorrebbe estendere a Villa Mirabellin­o affinché venga ceduta all’amministra­zione comunale. «Ci stiamo lavorando da mesi — spiega il primo cittadino —. L’idea è di ridare l’ex caserma San Paolo al Demanio e in cambio ottenere Villa Mirabellin­o». Un giro di immobili grazie al quale l’edificio potrebbe beneficiar­e dei finanziame­nti in arrivo da Regione Lombardia (55 milioni di euro), ma che comportere­bbe il definitivo sacrificio del progetto che prevedeva la realizzazi­one di una nuova e moderna biblioteca all’interno dell’ex caserma.

Abbandono

Dopo essere stata sede di una scuola, dagli anni Novanta la dimora del ‘700 è vuota

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(foto Radaelli) DemanioLa facciata di Villa Mirabellin­o, una delle tenute più prestigios­e del Parco di Monza. La villa è di proprietà del Demanio

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