Quali regole sono chiamati a seguire i professori
Domande & risposte
1. Delia Campanelli, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, cosa devono fare i professori o i dirigenti che scoprono i ragazzi in possesso di sostanze stupefacenti durante una gita scolastica o all’interno della scuola?
I docenti e i presidi sono pubblici ufficiali: hanno l’obbligo di rispettare la legge riferendo alle forze dell’ordine se vengono perpetrati illeciti nei momenti in cui gli studenti sono sotto la loro responsabilità. Le scuole non possono essere luoghi franchi dove si chiude un occhio sulla legge. Tuttavia, i dirigenti e i professori hanno anche un prioritario ruolo educativo, devono ponderare quindi le loro scelte basandosi su molteplici fattori: il contesto sociale, culturale e territoriale in cui operano e la storia specifica del singolo ragazzo.
2.
Il messaggio che deve passare agli studenti è di totale intransigenza verso le droghe leggere?
Il messaggio, dalla scuola, deve essere univoco e chiaro: le droghe, anche quelle leggere, fanno male alla salute. È essenziale non fare finta di niente, affrontare il problema cercando alleanze ancora più strette dentro la scuola (tra presidi, professori, famiglie e studenti), con le istituzioni e con le forze dell’ordine.
3.
Se un professore chiama la polizia non rischia di allontanare il ragazzo, invece di avvicinarlo per riuscire a educarlo?
Le forze dell’ordine si rivelano cruciali per evitare e contrastare possibili derive e per supportare le scuole nei momenti di difficoltà o debolezza. Ma il dialogo con gli studenti non deve mancare mai.
4.
I docenti devono sequestrare la sostanza, buttarla, oppure ancora lasciarla allo studente, in attesa delle forze dell’ordine?
I dirigenti e professori devono valutare caso per caso, di volta in volta, la modalità d’intervento.
5.
È bene che i fatti vengano resi noti all’opinione pubblica da parte della scuola o dei professori?
Sbattere il mostro in prima pagina non serve a promuovere una cultura della legalità. La comunità scolastica deve soprattutto formare, dare indicazioni costruttive.
6.
Cosa viene fatto nelle scuole per prevenire il problema?
La scuola svolge un ruolo fondamentale nell’educare le nuove generazioni al rispetto dei principi fondamentali del vivere civile. Dobbiamo rafforzare la rete tra i vari soggetti in campo. Il protocollo firmato con Ats e Prefettura che diventerà presto operativo sancisce l’intento di intensificare gli sforzi in questo senso.