Corriere della Sera (Milano)

Un festival per il Signor G dalle riflession­i politiche ai «Polli d’allevament­o»

La lezione di Gaber rivive da stasera a giovedì sul palco del Piccolo Teatro tra incontri, musica inedita e uno spettacolo di cabaret

- di Paolo Carnevale

Aveva l’amaro sarcasmo di Jacques Brel, l’impeto di Léo Ferré, ma anche la forza del pensiero sartriano e le atmosfere straniate di Kurt Weill. Tra satira e poesia, musica e parole, riflession­e e divertimen­to, era un artista a 360 gradi Giorgio Gaber, che si spense nel pomeriggio di Capodanno del 2003, poco prima di compiere 64 anni, nella sua casa di campagna a Montemagno di Camaiore. Per ricordarlo, 15 anni dopo, la Fondazione che porta il suo nome ha preparato una serie di iniziative, tra cui «Milano per Gaber», quattro appuntamen­ti al Piccolo Teatro Grassi, da stasera a giovedì, equamente divisi tra incontri e spettacoli, tutti dedicati al «Signor G», modello e ispirazion­e per tanti.

Tra gli ospiti chiamati a mantenere vivo e attuale il ricordo del cantautore milanese ci sarà Ivano Fossati, ritiratosi da anni dalle scene, che non canterà, ma presenterà in veste di produttore «Donne di ora», una raccolta che riunisce 14 classici di Gaber tirati a lucido nel suono e un inedito scritto nel 2002 con Luporini, la canzone che dà il titolo al disco. «L’idea di questo progetto — spiega Fossati — è nata dalla volontà di ripropor- re con forza le sue canzoni ai ragazzi, i quali hanno molta facilità a condivider­e il suo pensiero. Le “Donne di ora” è un brano ironico sorprenden­temente attuale, perché racconta la paura delle donne, ma anche della loro capacità di essere indipenden­ti». In questa opera di restauro, l’ex leader dei Delirium, come un restaurato­re di quadri anneriti, ha ripulito e rimasteriz­zato nel suo studio le canzoni, che riuniscono le varie fasi di Gaber, dagli esordi, al teatrocanz­one del Signor G. Si parte così dal rock ‘n’ roll del ‘58 di «Ciao ti dirò» e si arriva all’ultimo periodo di «Io non mi sento italiano». «Ho selezionat­o le canzoni del disco per amore — sottolinea Fossati —, perché sono affezionat­is- simo al primo Gaber, del periodo dei duetti, della tv. In quegli anni ha avuto una produzione di canzoni splendide, e io ho provato a saldarle con le ultime, quelle che tutti riteniamo le più importanti, nella speranza di dimostrare che non c’è mai stato un Gaber “prima” e uno “dopo” ma c’è stato sempliceme­nte un solo grandissim­o artista».

La rassegna, che prende il via stasera con «Destra, Sinistra o… Giorgio Gaber», un incontro con l’onorevole Graziano Delrio sulla politica intesa come reale e positiva partecipaz­ione della persona alla dimensione collettiva, proporrà anche due spettacoli teatrali. Il primo avrà come protagonis­ta, mercoledì sera, Giulio Casale, interprete in «Polli di allevament­o», il recital di Gaber e Luporini presentato negli anni Settanta, e riproposto ora dal poeta rock vicentino con le basi musicali originali arrangiate da Franco Battiato. Il secondo, giovedì sera, vedrà Enrico Bertolino salire sul palco con «La sedia da spostare», nel format di «Instant Theatre», in cui narrazione, attualità, storia, costume, cronaca, comicità, politica e satira si incontrano creando un ponte ideale con il Signor G. Il monologo dello stand-up comedian milanese è accompagna­to dai polistrume­ntisti Roberto Antonio Dibitonto e Tiziano Cannas Aghedu.

Ivano Fossati Sono affezionat­issimo al primo Gaber, quello del periodo dei duetti, della tv: in quegli anni ha avuto una produzione di canzoni splendide

Programma Ad aprire la rassegna, con un intervento su partecipaz­ione e politica, Graziano Delrio

 ??  ??
 ??  ?? Indimentic­ato Giorgio Gaber, scomparso il giorno di Capodanno del 2003, all’età di 63 anni
Indimentic­ato Giorgio Gaber, scomparso il giorno di Capodanno del 2003, all’età di 63 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy