Lago di Como Sub muore nell’immersione
Si è spento sotto gli occhi del compagno di immersione che lo aveva visto riemergere privo di conoscenza e per primo aveva tentato di praticargli il massaggio cardiaco. In breve tempo sono arrivati anche i soccorsi, avvisati immediatamente, e sono così iniziati i drammatici tentativi di rianimarlo. Ma non c’è stato nulla da fare. Un subacqueo di 60 anni, Claudio Turco residente a Milano, ha perso la vita ieri mattina nello specchio di lago antistante la frazione Limonta di Oliveto Lario, nel Lecchese. L’uomo, un subacqueo esperto
La dinamica L’uomo, forse colto da un malore, è riemerso senza l’erogatore in bocca
secondo le notizie raccolte dagli investigatori, forse addirittura un istruttore, aveva raggiunto la spiaggetta e lì con un altro appassionato di Sesto San Giovanni, intorno alle nove, ha iniziato i preparativi per l’immersione. Doveva essere una bella domenica dedicata alla passione che li accomunava. Avevano ripetuto i soliti gesti di routine: i controlli di rito, l’attrezzatura distesa davanti sulla spiaggia, due chiacchiere e poi via. Dopo 45 minuti sott’acqua, durante la fase di decompressione qualcosa però è andato storto. Il sub milanese, probabilmente colto da malore, secondo quanto riferito agli inquirenti sarebbe riemerso senza più l’erogatore in bocca, anche se tutti i particolari sono ora al vaglio dei carabinieri intervenuti assieme ai vigili del fuoco, arrivati a bordo della pilotina e ai medici del 118. Sull’accaduto è stata aperta un’inchiesta e sono stati sentiti i testimoni in grado di dare indicazioni. Così come è stata ovviamente posta sotto sequestro l’attrezzatura di Claudio Turco per verificare eventuali anomalie e/o difetti di funzionamento. L’aspetto più inquietante è dato però dal fatto che il caso di ieri non è il primo che accade in quelle acque. La zona è meta abituale di molti subacquei e purtroppo già in passato si erano registrati simili incidenti.