Forum, l’ultimo volteggio del pattinaggio mondiale che ha contagiato la città
Guaineri: «Quando si portano eventi di qualità la città risponde». Prova per i Giochi superata
Il Mondiale di pattinaggio si è chiuso con una grande e partecipata festa (65 mila i biglietti venduti) al Forum di Assago che ha dato una misura del coinvolgimento della città all’evento e ha stupito anche gli atleti, colpiti dall’entusiasmo dei tifosi.
La festa è finita, gli amici se ne vanno. Carolina Kostner, medaglia sfumata sul filo di lana, verso le meritate vacanze. L’americano Patrick Chen, re del maschile, verso nuovi record del pattinaggio (i suoi sei salti quadrupli nel programma libero sono rimasti incisi sul ghiaccio del Forum). La tedesca Savchenko, veterana d’oro con i suoi 34 anni insieme al partner dell’artistico Bruno Massot, verso la pensione.
Il Mondiale di Milano si è chiuso con una grande e partecipata festa che ha dato una misura del coinvolgimento della città all’evento e, ancora una volta, ha lasciato a bocca aperta gli atleti, sinceramente colpiti dall’entusiasmo dei tifosi. «Un successo di pubblico e di organizzazione» lo definisce senza mezze misure Roberta Guaineri, assessore allo Sport del Comune. Oltre alle sensazioni e ai ricordi, in effetti, ci sono i numeri a testimoniarlo: 65 mila biglietti venduti per quattro giorni di gare più il galà di ieri, le donne (il singolo sbancato dalla canadese Osmond) che battono gli uomini 15.916 a 14.986, seguono a ruota danza (14.655) e coppie (12.758).
È stato un Mondiale di fine stagione (olimpica), pieno di defezioni, errori e ribaltamenti di fronte, ma proprio per questo mai così aperto. Soprattutto, però, è entrato negli annali per gli spalti pieni sin dalla mattina e per lo sforzo organizzativo che ha coinvolto 300 operai per l’allestimento dell’arena, 50 mila metri cubi d’acqua per realizzare la pista, 400 riflettori per illuminarla, due chilometri di cavi per alimentare elettronica ed elettricità di un circo che in città non sbarcava dal lontanissimo 1951. «Sessantasette anni di attesa si sono fatti sentire — riflette Guaineri —, Milano aveva fame di pattinaggio. E, come sempre, quando si portano eventi di alta qualità, i milanesi rispondono». Licei sportivi, scuole, aspiranti Caroline Kostner in erba, portate dai genitori con sacrifici ma passione a pattinare due volte la settimana dopo la scuola: l’età media del pubblico si è fatta notare. E poi gli stranieri: giapponesi, russi, americani, attratti da shopping e musei oltre che dallo sport, principali contribuenti all’indotto complessivo di 10 milioni di euro per una stima di oltre 1.200 addetti ai lavori che si sono mossi verso il Forum di Assago anche grazie alle corse della metro potenziate dal Comune. Se era una piccola prova tecnica di futuribile Olimpiade 2026, insomma, Milano l’ha superata alla grande. Conferma l’assessore: «Città promossa con lode. Certo in caso di Giochi invernali tra otto anni, un’arena multifunzionale da circa 14 mila spettatori, capace di ricevere ogni tipo di attività, sarebbe indispensabile per integrare l’utilità del Forum».
Del Mondiale di pattinaggio resteranno, oltre ai doppi Tutte le notizie di cronaca e gli aggiornamenti in tempo reale anche sul sito del «Corriere» Axel, ai tripli Toeloop e alle trottole rovesciate, elettricità e lacrime. Atleti, allenatori, spettatori: al Forum hanno pianto (quasi) tutti. Potere di uno sport ad alto tasso di emozioni, che si sono impennate quando ad esibirsi erano gli azzurri. Per il programma libero delle donne, in particolare (il segmento di gara più venduto dell’intero evento), quell’apnea profonda di oltre quattro minuti che venerdì sera ha deciso le medaglie, dentro il Forum si era condensata un’energia da concerto pop. Purtroppo Carolina non è riuscita ad agguantare il podio, la sua vera medaglia sono stati gli applausi alla fine. «Un pubblico commovente, che mi porterò nel cuore» ha detto nostra signorina delle lame. Per Milano, la consacrazione.