Regione, parte il countdown per la giunta
Oggi la proclamazione di Fontana, poi 10 giorni per formare il governo. Ancora dubbi sulla delega alla disabilità
Oggi, a oltre venti giorni dalle elezioni, per Attilio Fontana dovrebbe essere la giornata della proclamazione ufficiale a nuovo presidente della Lombardia. A questo punto il governatore avrà dieci giorni per formare la giunta. In realtà la squadra sembra in grandissima parte già fatta. A meno di sorprese dell’ultimo minuto, si attendono solo le ultime limature sulla ripartizione delle deleghe: ad esempio la nuova delega alla disabilità cara alla Lega balla tra la Sanità, assessorato che sarà guidato da un forzista, e il Welfare destinato a un esponente del Carroccio. Poi ci sarà il via libera definitivo. Lo stesso Fontana nei giorni scorsi aveva assicurato che avrebbe presentato a inizio di questa settimana la sua squadra. Saranno sedici gli assessori: sette caselle alla Lega, cinque a Forza Italia, due per Fratelli d’Italia e uno rispettivamente alla lista civica del presidente e ai centristi. E cinque o al massimo sei saranno le donne. Da allora, Fontana avrà a disposizione altri quindici giorni per illustrare il programma di governo della nuova legislatura al nuovo consiglio regionale. Se i tempi saranno rispettati la prima seduta potrebbe svolgersi dopo Pasqua.
I giochi per la scelta del nuovo presidente dell’aula s’intrecciano con le trattative per la formazione della squadra di governo. Le ultime voci danno in pole position per lo scranno più alto del Pirellone il comasco Alessandro Fermi di FI, in precedenza, nel frullatore del totonomi, accreditato per una poltrona d’assessore. I due vice spetteranno quindi uno alla Lega e l’altro alle minoranze.
Negli ultimi giorni sono in corso anche i giochi per la scelta dei capigruppo delle forze che troveranno posto sui banchi del consiglio regionale. Tra gli azzurri dovrebbe spuntarla Gianluca Comazzi, che con le sue ottomila preferenze si sarebbe guadagnato la promozione dall’attuale guida del partito nell’aula di Palazzo Marino. Anche tra le file dei consiglieri pd la partita sembra già decisa a favore del bergamasco Jacopo Scandella. Per il M5S infine il primo «portavoce» dovrebbe essere l’ex candidato presidente Dario Violi.
Consiglio
In pole per la carica di presidente dell’Aula c’è Alessandro Fermi di Forza Italia