Atomica e genocidi Focus sul Novecento al Pacta Salone
«Diritti nel Mondo, è il nostro focus sul ‘900, un secolo pieno di ombre su cui riflettere per capire meglio cosa sta accadendo oggi», Annig Raimondi, direttrice artistica di Pacta Salone, apre stasera la tre giorni di teatro civile, protagonisti le donne e i popoli «altri», la memoria e l’identità ( fino al 28 marzo, via U. Dini 7, ore 20.45, 10 euro). Sulla capacità di trasformare il dolore individuale in atto collettivo, stasera «Quelle p(i)azze delle madri» di Monica Macchi e Ivana Trevisani, in scena tra testimonianze, video e foto, il coraggio di tutte quelle «pazze» madri e nonne a cui sono stati rapiti figli e nipoti dal regime, un percorso tra le piazze di Egitto, Tunisia, Sarajevo, Sebrenica, Argentina per parlare di paura e rivolta. Domani si riflette invece su un genocidio di cui non si parla quasi mai, quello di 600.000 Rom e Sinti consumatosi nelle camere a gas dei campi di concentramento di Auschwitz/Birkenau. Sulla tragedia Elisa Salvaterra e Paui Galli propongono «Konzertlager» , un racconto in cui il ruolo della musica diventa l’ultima arma di consolazione per milioni di anime che cantano a due passi dalla morte. Ultimo appuntamento è «Hibakusha» di Susanna Marino dedicato ai sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki e alle loro drammatiche testimonianze. Uno spettacolo in collaborazione con il Centro di Cultura ItaliaAsia e la musica dal vivo di Luca Rampini.