Inagibili 10 classi A Villapizzone stop alle lezioni
Rischio crolli alla Console Marcello. Il 70% degli edifici ha più di 50 anni
Alunni rimandati a casa ieri alla scuola primaria Console Marcello, tra Villapizzone e Quarto Oggiaro, dove il Comune in seguito a un controllo ha deciso di chiudere dieci aule, inagibili per infiltrazioni e rischio crolli. Un’emergenza che stava diventando incalzante. Una settimana fa il cedimento di un controsoffitto alla Stoppani. E ci sono lavori in corso quasi in una scuola su cinque. Novanta i cantieri aperti.
Al rientro dalle vacanze pasquali gli studenti della primaria di via Console Marcello hanno avuto una sorpresa, rispediti a casa perché dieci aule su venti sono inagibili: ci sono infiltrazioni, il rischio di cedimenti è concreto. Ancora un allarme, ed è passata soltanto una settimana da quando un pezzo di intonaco è crollato in un’altra primaria, la Stoppani, zona corso Buenos Aires: lì l’intonaco ha provocato il cedimento di quattro pannelli del controsoffitto. E anche questo episodio si aggiunge a una lunga serie nelle scuole milanesi bisognose di manutenzione urgente.
Un passo indietro: la primaria tra Villapizzone e Quarto Oggiaro è sotto osservazione, necessita di lavori per il rifacimento dei solai, la cifra — 1,1 milioni — è stata stanziata, ma i tempi per l’avvio del cantiere sono tuttora incerti. Nel frattempo, il Comune periodicamente effettua ispezioni. Così è stato anche venerdì scorso e i tecnici, in aggiunta ai problemi ai solai, hanno notato infiltrazioni potenzialmente pericolose in metà dell’edificio. Il rischio (caduta di calcinacci o peggio) era concreto, così in via precauzionale è stato interdetto l’utilizzo delle stanze. Il preside Angelo Lucio Rossi l’ha saputo soltanto martedì pomeriggio, ha cercato di trovare una soluzione alternativa per accogliere gli alunni ma non l’ha trovata: «Ho dovuto rispedire a casa i bambini, mentre noi lavoravamo per allestire i laboratori che ospiteranno le lezioni da domani (oggi per chi legge)». Il preside chiede un intervento risolutivo «ormai non più rimandabile».
Le infiltrazioni che provengono dalla copertura hanno interessato praticamente tutti gli spazi, le aule e i bagni del primo piano del corpo centrale e parte della sala mensa al piano interrato, spiega Rossi. «In alcune aule del primo piano sono evidenti parziali cedimenti del pavimento. E per le infiltrazioni anche la palestra non è agibile». Occorre il rifacimento della copertura, il risanamento delle strutture compromesse dalle infiltrazioni e degradate, ripristini murari e risanamento dei locali, rinforzi strutturali, dice ancora Giovanni Del Genio, consigliere del Municipio 8: «La cifra stanziata (1,1 milione) alla luce delle nuove infiltrazioni andrà rimpinguata — valuta —. Solo quest’area di Milano, per gli edifici scolastici e ad uso sociale, avrebbe bisogno di 60 milioni aggiuntivi di manutenzione straordinaria». Ci sono novanta cantieri aperti nelle cinquecento scuole milanesi, lavori in corso quasi in una su cinque. Anche perché il 70 per cento degli edifici ha più di mezzo secolo di vita. La spesa per le opere straordinarie (circa cinquanta milioni) è quattro volte quella per le manutenzioni ordinarie. In più ci sono scuole da demolire e ricostruire, come via Pisa, via Magreglio, viale Puglie, via Hermada. E ci sono le emergenze: oltre all’amianto, crolli e cedimenti. La gestione coinvolge gli assessorati ai Lavori Pubblici, all’Educazione e all’Urbanistica. Decidere quali sono le priorità è cruciale, tanto che il Comune ha deciso di assegnare ai singoli Municipi un budget annuale per l’edilizia scolastica di circa 2,5 milioni. E a breve, secondo il programma di Palazzo Marino, dovrebbero partire cantieri previsti da tempo: Mameli, Muzio, Thouar-Gonzaga; poi Crespi, Ruffini, Gattamelata, Dolci. Adesso fra le priorità anche via Console Marcello.
Il precedente
Pochi giorni fa incidente alla Stoppani Dal Comune 2,5 milioni a ogni Municipio