Corriere della Sera (Milano)

Portello «capitale» d’Egitto con esami in lingua araba

Cultura e tradizioni: per 4.600 ragazzini residenti in Lombardia le prove davanti ai diplomatic­i

- El. An.

Omar Ahmed El Tahalwy ha nove anni, è figlio di un diplomatic­o egiziano ed è in Italia dal 2015. Ieri mattina, alle 9 in punto, è arrivato al Portello insieme ad altri 4.600 ragazzini arabi che vivono in Lombardia. Emozionati, tutti: in questi giorni devono sostenere gli esami nella loro lingua, davanti alle autorità consolari arrivate per l’occasione dall’Egitto (là l’anno scolastico si interrompe ad aprile, invece che a giugno).

Le storie sono diverse. La maggior parte di loro frequenta istituti italiani o inglesi, come Omar: «Per non perdere la cultura del mio Paese e per non disimparar­e la lingua d’origine, nel weekend mio papà mi fa studiare in un istituto arabo, come se non bastasse la scuola dal lunedì al venerdì», scherza il bimbo, che va in quarta elementare.

In aggiunta alle materie di studio tradiziona­li (per lui che frequenta The British school of Milan insegnate per lo più in inglese), sabato e domenica fa il pieno di storia del Medio Oriente, religione islamica, alfabeto arabo e scrittura da destra a sinistra. Ieri, in viale Espinasse, aspettava pazienteme­nte il suo turno, e quando è uscito dalla prova era soddisfatt­o: «C’erano una serie di domande scritte su vari argomenti, su alcune non ero sicuro ma ho risposto a tutto», racconta Omar. Ha due fratellini minori che vanno ancora all’asilo: «Quest’anno faccio da cavia solo io, ma nel 2019 l’esame tocca anche a loro e mi prendo la rivincita», sorride. Altri ragazzini arrivavano dalla scuola italo-araba intitolata al premio Nobel Nagib Mahfuz, che occupa un’ala della scuola statale di via Paravia, quartiere San Siro. L’istituto segue programmi ministeria­li, sia egiziani sia italiani, è stata fondata dal presidente della Comunità egiziana di Milano Mamoud Othman e comprende primaria e medie.

Gli alunni devono sostenere, oltre agli esami nelle scuole pubbliche milanesi, anche quelli davanti alle autorità consolari. Ma i piccoli candidati arrivano anche da altre città di tutta la regione. Gli esami dureranno fino a martedì prossimo, sempre al Portello. Un tour de force: e alla fine, brindisi per tutti.

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(Balti) Studenti I ragazzi accompagna­ti dai familiari per gli esami a Fieramilan­ocity

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