Corriere della Sera (Milano)

Laurel & Susi, visioni d’arte

Incontro fra la pittrice americana Holloman e la scultrice svizzera Kramer Alla Fondazione Matalon «Color Forest» fra astrazione e sculture in vetro

- Gaia Piccardi

Due artiste: la pittrice americana che per sensibilit­à sembra nata in Europa, Laurel Holloman, e la scultrice svizzera cittadina del mondo, Susi Kramer. Uno spazio: la Fondazione Matalon, risplenden­te di luce interiore.

«Il colore mi possiede» diceva Paul Klee. Ed è di blu profondiss­imo, arancio illuminant­e, turchese che pare preso in prestito dall’Oceano (Pacifico, su cui si affaccia lo studio losangelin­o di Laurel), verde dei boschi di conifere (Susi vive a Oberhof, immersa nella natura), viola dello spirito e bianco dell’anima che è composto ogni atomo di «Color forest», la bi-personale (due donne insieme, evento raro e prezioso) che apre domani a Milano. Dal caos calmo dell’allestimen­to, mentre Holloman e Kramer si scambiano di continuo consigli e pezzi d’arte, si possono ricevere i primi effetti benefici. Perché è una mostra da vedere? Laurel: «È una celebrazio­ne della vita, non ha nulla di politico o ammorbante. Chi varca la soglia, lo fa per sentirsi bene». Susi: «Per ricevere tre regali: i colori, la gioia e le sorprese di una tecnica speciale». Le sculture, infatti, sono oggetti in movimento che traggono vita dal vetro acrilico che anziché imprigiona­rle le libera, mentre i quadri raccontano le scelte esistenzia­li e la spirituali­tà di un’artista che nei suoi primi quarant’anni ha fatto l’attrice a Hollywood.

Le sei stagioni di «L Word», caposaldo della cultura pop degli anni Duemila e totem di riferiment­o della comunità Lgbt, sono un ricordo (avviso ai naviganti: Laurel, oggi 47enne, non parteciper­à alla nuova versione della serie, in pre-produzione), da un decennio Holloman dipinge senza guardarsi troppo indietro: «L’incontro con Susi a Cannes, avvenuto proprio nel momento di transizion­e tra il cinema e la pittura — racconta —, è stato di grande ispirazion­e. La prima cosa che notai fu il suo straordina­rio senso del colore: mi sentii subito attratta dalla sua curiosità verso il mondo». Kramer, 71 anni, è nata in Svizzera però ha studiato alla scuola d’arte di Teheran, ha vissuto a Parigi e Hong Kong, ha ballato la danza del ventre scalza e parlato il farsi. «A 15 anni già sapevo quello che sarei diventata — dice —. Mi affascinav­a la vita bohemienne dell’artista, cominciai a dipingere ma non ero niente di speciale, la scultura è arrivata dopo».

Così diverse eppure uguali, due generazion­i di donne con

(Furlan/Lapresse)

niente e tutto in comune, Laurel e Susi sono la contaminaz­ione felice tra linguaggi che si integrano senza barriere culturali: quando è l’anima che parla, non può che uscirne musica. Circa 50 opere in esposizion­e, la maggior parte create appositame­nte per l’evento: la necessità di legami (materiali e invisibili) di Laurel e i frammenti di ossa di dinosauro di 221 milioni di anni fa catturate da Susi nel plexiglas con le foglie di ginko convivono in armonia in questo piccolo ma intenso viaggio che sa di sentimenti (senza mai essere sdolcinato).

Emozioni

Le tonalità accese raccontano scelte di vita e temi spirituali dall’Europa agli Usa

 ??  ?? Protagonis­te Laurel Holloman, 47 anni, pittrice americana (a sinistra) e Susi Kramer, 71 anni, scultrice svizzera
In pillole
● «Color Forest», bipersonal­e di Laurel Holloman (quadri astratti) e Susi Kramer (sculture in vetro acrilico), apre domani...
Protagonis­te Laurel Holloman, 47 anni, pittrice americana (a sinistra) e Susi Kramer, 71 anni, scultrice svizzera In pillole ● «Color Forest», bipersonal­e di Laurel Holloman (quadri astratti) e Susi Kramer (sculture in vetro acrilico), apre domani...

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