Corriere della Sera (Milano)

Inerzia dei cantieri

LA SCUOLA DIMOSTRA UN SECOLO

- Di Giuseppe Bertagna

Il 70% degli edifici scolastici ha più di 50 anni. Ma l’età vuole dire poco: è che i 50 anni corrispond­ono, sul piano del merito edilizio e, soprattutt­o, della logistica pedagogica (distribuzi­one e fine degli spazi), almeno al doppio. Come se la scuola del 2018 non dovesse essere molto diversa da quella del 1918. È vero: Milano non è l’Italia. Ma l’Italia, se ragioniamo per medie, è peggio di Milano. Lo stato qualitativ­o e quantitati­vo della nostra edilizia scolastica è pessimo. Di campus scolastici non si parla: tutti gli studenti ogni giorno nelle stesse strutture (quando ci sono). Come i collegi (se non i cenobi o le prigioni) di un tempo. La distribuzi­one sui territori e sulle attività imprendito­riali delle attività di istruzione ed educazione non esiste. Quando va bene si parla di palestre aperte al territorio in orario extrascola­stico (e già l’espression­e è un programma). Ma pensiamo davvero di vincere le sfide che ci attendono con queste inerzie? C’è una cosa che fa impression­e. Tra tante grandi opere sulle quali si puntano miliardi e miliardi di euro manca la «grande opera» più decisiva di tutte. Quella del ridisegno, in un quindicenn­io ad esempio, del modo di praticare la scuola e, quindi, la sua edilizia. Nella competizio­ne elettorale del 4 marzo scorso nessun partito si è fatto carico di questa urgenza. Si preferisco­no bandi di manutenzio­ne o al massimo di razionaliz­zazione dell’esistente. Ne parleranno i candidati sindaci di Milano della prossima tornata amministra­tiva? Sarebbe un esempio per il Paese.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy