LA BUROCRAZIA SCONFITTA DOPO 270 MULTE INUTILI
Caro Schiavi, forse si ricorderà di me, sono il «killer seriale» delle corsie preferenziali e Ztl... Il disabile delle 270 multe. Le avevo promesso un aggiornamento. Eccolo: Pass rinnovato e patologia confermata (grazie all’Inps). Multe in stand by in attesa della decisione del Prefetto: dovremmo quasi esserci. Mi piacerebbe che chi ha sbagliato pagasse: oltre a Lady Burocrazia mi riferisco in particolare ai medici Asl. Li ritengo pericolosi nella posizione che occupano. Comunque, quando arriverà il risarcimento devolverò il ricavato a usi sociali, per altri che si trovano nella mia stessa situazione e non sanno come far valere i loro diritti.
Caro Nicola, le vittorie contro l’ottusità della burocrazia e la sordità dei guardiani delle porte si festeggiano con un brindisi: sarò felice di offrirglielo al Corriere. Quando ho letto la sua lettera, la prima volta, stentavo a crederle. Non è possibile, pensavo, che l’ottusità di certi zelanti funzionari arrivasse a questo. Invece era tutto vero. Riassumo per i lettori. Sei anni fa Nicola Corso ha un’emorragia cerebrale. Ricovero in ospedale a Lignano Sabbiadoro, Friuli. Lunga degenza, dalla quale esce con una certificazione di invalidità e un pass automobilistico per disabili. Alla scadenza, cinque anni dopo, fa richiesta di rinnovo del pass a Milano, città dove è nato. Si presenta allo sportello della Asl con le documentazioni mediche. Sorpresa: i certificati valgono in Friuli ma non in Lombardia. È la burocrazia, bellezza. Qui serve il certificato 381. Sulle attestazioni di disabilità Lombardia e Friuli sono due paesi stranieri: il signor Corso deve rifare le visite. Per il Friuli è disabile, per Milano è sano come un pesce. Cammina con l’aiuto di un bastone, ma dicono che potrebbe fare la maratona. Lui fa ricorso. E continua a usare il vecchio pass. Altra visita medica e altra bocciatura: non merita permessi speciali. Chiede l’uso del pass fino a sentenza definitiva. Ma arrivano multe a raffica. La conta finale è 270. Fanno 23 mila euro. A questo punto Corso si rivolge a un avvocato. E finalmente arriva il verdetto risolutore dell’Inps, dopo una visita medica di tre specialisti della commissione medico-legale: invalido con gravi limitazioni delle capacità di deambulazione. La patologia è confermata, il pass è rinnovato. È normale tutto questo? No che non è normale. Sette mesi di odissea. Per fortuna il signor Nicola Corso c’è: grazie a nome delle vittime di ogni ingiustizia.