Tutti i custodi delle vedovelle
Fontanelle a secco o a singhiozzo Portinai e residenti in prima linea Mm: «Icone milanesi da tutelare»
Da largo Quinto Alpini a piazza Durante alla Stazione Centrale, le tradizionali fontanelle milanesi (la cui manutenzione è affidata a Mm) sono curate per passione anche da molti cittadini.
In largo Quinto Alpini bastano dodici secondi per avere un litro d’acqua fresca. Dal «drago verde» vicino all’edicola sgorga un getto allegro. «Merito di noi portinai del quartiere — spiega Carlos Carranza — a turno ce ne prendiamo cura». Un primato di velocità difficile da ritrovare in altre zone della città, dove le fontanelle sono trascurate e a fatica danno da bere agli assetati se non sono addirittura a secco. Basta fare un giro per le vie di Milano. Mappa e bottiglietta da cinquanta centilitri alla mano, si dà un’occhiata e si misurano le prestazioni. Moltiplicando per due i valori, si ottengono i tempi per l’erogazione di un litro (vedi grafico).
Maglia nera a via Dezza, ai giardinetti. Quasi un minuto d’attesa, vedovella decisamente da restaurare e ragazzini che fanno la fila per bere. Anche in piazza Argentina, tra il via vai dei passanti, il flusso è scarso. Colpa da addebitarsi anche alla pressione dell’acqua. Scintillano invece i «draghi» davanti alla Stazione Centrale, appena arrivati dalle officine in via Meda di Mm, la società che si occupa dell’acquedotto e anche di questi blocchi di ghisa. Verniciate di fresco e lucidate, impiegano una quindicina di secondi. Venti in piazza Durante, ventiquattro ai giardini Montanelli, alla destra del laghetto.
Nell’elegante piazza dei Volontari invece nemmeno una goccia. E l’elenco potrebbe continuare a lungo, perché sono 585 le vedovelle, simbolo di Milano il cui nome è dovuto al continuo scorrere d’acqua simile al pianto delle vedove. Un patrimonio di cui, appunto, ci si deve prendere cura. «Noi leviamo le foglie dalla vasca in basso quando si intasa — dice ancora il custode di largo Quinto Alpini —, altrimenti si forma un laghetto tutto attorno. Ci dà una mano anche il giornalaio che è proprio lì vicino. Togliamo la muffa e puliamo la piazza».
Risultato eccellente. Da parte loro, i manutentori di Mm lo scorso anno si sono occupati di 120 draghi verdi (un quinto del patrimonio). Tra i compiti, la pulizia da incrostazioni, rifiuti, graffiti e il reintegro dei pezzi rubati (65 interventi in tutto). Fa gola ai ladri in particolare il beccuccio d’ottone.
Otto le sostituzioni per usura, mentre per 23 volte gli scarichi sono stati liberati da oggetti che li ostruivano. Infine, 24 processi di sanificazione secondo i controlli previsti dalla legge. Molto rimane da fare però e Mm invita i cittadini a segnalare malfunzionamenti al numero dedicato (02.84772372). Tra i custodi delle vedovelle c’è anche il team di fontanelle.org. Una mappa online nata otto anni fa da un’idea di Rosario Grieco e altri amici. «Era l’epoca del referendum sulla privatizzazione dell’acqua — spiega —, il tema era molto sentito. Così abbiamo deciso di indicare su una cartina di Google maps tutti i draghi verdi di Milano».
La collaborazione con Mm e i rilievi «sul campo» hanno fatto il resto, poi il progetto si è esteso anche ad altre città italiane. «Oggi continuano a contattarci per avere informazioni o anche per fare reclami, noi allora giriamo tutte le informazioni che riceviamo a chi di competenza». Ci sono infine le vedovelle che tradiscono il disegno originale, che è antico, datato 1931, portando una ventata di modernità all’interno della tradizione. Sono gli esemplari da poco posati nel parco di Citylife e creati dall’artista Serena Vestrucci. Dalla colonnina verde spuntano, al posto dei draghi, musi di animali fantastici o classici.