Corriere della Sera (Milano)

Cenacolo, sciopero durante il Salone

I tassisti: «Pronti alla serrata»

- di Giampiero Rossi e Giacomo Valtolina alle pagine 2 e 3

Itassisti e il Cenacolo: possi- bili vistose crepe nella vetri- na internazio­nale della città, proprio nel momento di massima concentraz­ione di visita- tori. La settimana del design rischia di calamitare le proteste. Da una parte, le auto bianche, da anni alle prese con «l’abusivismo dilagante» e per questo pronti alla serrata quando può fare più male. Dall’altro un polo d’attrazione come il Cenacolo, dove i lavoratori hanno programmat­o lo sciopero il 21 aprile per il timore che il bando per la gestione del polo museale non garantisca continuità occupazion­ale ai 18 dipendenti.

In tutto si tratterà di una ventina di persone. Ma se daranno seguito alla loro minaccia di sciopero, il punto non sono i numeri, bensì data e luogo della protesta: 21 aprile, Cenacolo vinciano. Cioè il sabato conclusivo della settimana del design e un’opera d’arte tra le più visitate di Milano e più famose al mondo. E già domani, per due ore, sarà impossibil­e visitare l’affresco leonardesc­o per l’assemblea organizzat­a sul sagrato di Santa Maria delle Grazie.

La contesa sindacale che sta accompagna­ndo il bando per la gestione del polo museale di corso Magenta potrebbe provocare una vistosa crepa nella vetrina internazio­nale della città, proprio nel momento di massima concentraz­ione di visitatori. Per ora lo sciopero è formalment­e «sospeso», ma i lavoratori del Cenacolo sono «determinat­i» e «arrabbiati». Il nodo è la garanzia di continuità occupazion­ale e di trattament­o per i dieci addetti alla biglietter­ia e gli otto del bookshop. In vista del rinnovo dell’appalto, un primo bando Consip (per conto del ministero dei Beni culturali) ha del tutto ignorato questa «clausola sociale», suscitando — a fine febbraio — lo stato di agitazione tra i dipendenti del Cenacolo, la reazione della Cgil e il ritiro del bando.

Ma anche la nuova versione, pubblicata pochi giorni fa, lascia aperti tutti i dubbi sindacali: «Si legge soltanto che l’aggiudicat­ario del contratto dovrà assorbire prioritari­amente nel proprio organico i lavoratori già operanti — spiega Melissa Oliviero, della segreteria della Camera del lavoro di Milano — ma questo non assicura affatto gli attuali dipendenti». Per questo lavoratori e sindacato hanno proclamato sciopero per sabato 21 aprile, giornata di chiusura della settimana milanese del design. Nel frattempo, tiene a sottolinea­re la dirigente della Cgil, «abbiamo chiesto e ottenuto un incontro con il direttore del polo museale, previsto per il 20 aprile, dove dovranno essere eliminate tutte le ambiguità sulla continuità occupazion­ale. Siamo nella città dove, poche settimane fa, il Comune ha sottoscrit­to un codice degli appalti». Al momento, quindi, l’astensione dal lavoro del 21 aprile risulta «sospesa», ma non revocata. E resta alta la tensione tra le quindici donne e i tre uomini che lavorano al Cenacolo: «Siamo determinat­i a fare tutti gli scioperi che saranno necessari — spiega Alessandra Caletti, delegata sindacale della biglietter­ia — perché dopo quasi vent’anni di lavoro riteniamo di avere diritto a una stabilità occupazion­ale ed economica». E per sottolinea­rlo, domani, tra le 12 e le 14, si riuniranno in assemblea sul piazzale davanti all’ingresso del Cenacolo e della chiesa di Santa Maria delle Grazie. A loro si uniranno — in solidariet­à — anche i dieci custodi (dipendenti pubblici) e quindi salteranno almeno otto turni di ingresso, distanziat­i di un quarto d’ora l’uno dall’altro. Chi sarà in piazza, però, potrà assistere all’Ultima cena che gli stessi lavoratori rappresent­eranno sul sagrato.

 ??  ??
 ??  ?? L’iniziativa
Per il flash mob di domani, i lavoratori del Cenacolo hanno preparato cartoline (sopra) e magliette con il celebre autoritrat­to di Leonardo. A sinistra, coda all’ingresso
L’iniziativa Per il flash mob di domani, i lavoratori del Cenacolo hanno preparato cartoline (sopra) e magliette con il celebre autoritrat­to di Leonardo. A sinistra, coda all’ingresso

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy