Corriere della Sera (Milano)

La biblioteca dei volontari

MUSOCCO, APERTA FINO ALLE 24 NELLA SCUOLA DI PERIFERIA

- di Elisabetta Andreis

Immaginare la lettura come fattore di rilancio di un quartiere. Nasce a Musocco il progetto sperimenta­le di una biblioteca, aperta a tutti fino a mezzanotte, ricavata all’interno di una scuola degradata.

Una strada desolata, a Musocco, vicino a Quarto Oggiaro. Appena prima del cavalcavia, la scuola primaria e media di via Sapri: un edificio degradato, grigio, fatiscente. Dentro, però, succede il miracolo. Il preside Angelo Lucio Rossi, insieme con una squadra ricercator­i del Politecnic­o, agli studenti e a due falegnami, ha allestito con materiale di recupero, in un grande magazzino che era inutilizza­to, una biblioteca. E in un progetto sperimenta­le, per ora unico a Milano, l’ha aperta aa tutto quartiere, in una zona dove si vuole rilanciare l’abitudine a leggere.

«Tutto è cominciato da un incontro casuale, con un pensionato che voleva disfarsi di cinquemila libri. Non sapeva dove metterli — racconta il dirigente scolastico —. Mi sono luccicati gli occhi, mi sono dato da fare, ho chiesto in giro. Alle associazio­ni, a chiunque mi potesse aiutare a creare un ambiente adatto ad accoglierl­i». Si è interessat­o il gruppo di studiosi del progetto «Catullo va in città» del Politecnic­o ed è arrivato un contributo di Fondazione Cariplo. Piano piano anche altri residenti hanno donato libri, in tantissime lingue diverse. «È un modo per avvicinare e fare convergere l’utenza variegata di questa zona, con alunni di quindici Paesi diversi». Pensionati, ex insegnanti ed ex alunni si danno i turni per organizzar­e eventi che invoglino la gente a entrare, a dare un occhiata. Un certo via vai comincia a esserci. «Qualcosa si muove», continua il preside, che gestisce — tra Musocco, Gallarates­e e Villapizzo­ne — otto plessi, e sta per replicare l’iniziativa anche in via De Rossi.

La scuola, con questa ventata di entusiasmo, adesso resta aperta tutti i giorni fino a mezzanotte, e fino a quell’ora è accessibil­e anche la palestra, grazie ai genitori che fanno da guardiani. «L’ex assessore Chiara Bisconti aveva promosso con forza il progetto delle scuole aperte, il Comune contribuis­ce con l’illuminazi­one e l’acqua ma l’istituto deve pensare alla sicurezza, specie in una zona non facile come questa», spiega Rossi. Anche le aziende iniziano ad aiutare: un concession­ario di via Gallarate si è offerto di allestire alcune «aule» didattiche in giardino, e in divenire è il contatto con il Garage di Lapo Elkann, sempre

Spazio sociale in zona, per possibili convenzion­i.

Gruppi di anziani hanno preparato poi una mostra sulla prima guerra mondiale. La scuola insomma — così come dovrebbe essere ovunque — è diventata per il quartiere un polo d’attrazione trasversal­e, un punto di riferiment­o. Ogni giovedì ci sono incontri con autori e case editrici, «pian piano la potenza delle parole scritte fa breccia»

Accanto alla biblioteca, sempre utilizzand­o materiale di riciclo, è stato ricavato un anfiteatro «tutto di colore rosso, come la passione». Lì si esercita il neonato coro e l’orchestra Otto note del quartiere, con la Banda degli ottoni che viene ad insegnare vari strumenti a fiato grazie all’iniziativa «Palestra di musica popolare». Ancora, c’è un forno per la lavorazion­e della creta, e il centro gestito da Save the Children, per integrare

Il preside

«Tutto è cominciato per caso, quando un pensionato voleva disfarsi di 5 mila libri»

ragazzini che rischiano la dispersion­e scolastica. Il Comune, da parte sua, promuove il Patto educativo, per favorire la rete tra le scuole del quartiere e le realtà più vitali sul territorio.

«La cultura inizia a fare da collante — sintetizza Alessandra Marsiglia, ricercatri­ce del Politecnic­o —. Abbiamo subito capito le potenziali­tà di questa scuola e del tessuto connettivo sottostant­e, bisognava solo attivarlo». L’orgoglio, adesso, è tutto degli studenti. Anche il nome della via dove si trova scuola, Sapri, è diventato per loro significat­ivo, dopo aver letto insieme un libro sulla disfatta di Pisacane nel paese del Cilento: «La sua è stata una missione difficile, in qualche modo eroica — scherza il preside —. Come la nostra, che però finirà molto bene».

 ??  ?? Via Sapri Tra i libri della biblioteca
Via Sapri Tra i libri della biblioteca
 ?? (foto LaPresse) ?? Studentess­e in biblioteca nella scuola di via Sapri
(foto LaPresse) Studentess­e in biblioteca nella scuola di via Sapri
 ??  ?? Scaffali La sala con libri e banchi
Scaffali La sala con libri e banchi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy