Corriere della Sera (Milano)

Il furto e poi il Far West in carrozza

Novate, i capitreno picchiati dalla gang dopo la denuncia di un passeggero. Due fermati

- Sara Bettoni

Il furto di un portafogli. L’intervento della guardia giurata. Poi la chiamata dei ladri alla banda di amici per ottenere rinforzi. È nata così l’aggression­e di venerdì notte a due capitreno alla stazione di Novate Milanese. L’ennesima nell’arco di pochi giorni: una serie nera che riporta l’attenzione sul tema sicurezza a bordo treno. Sul convoglio 803 partito a mezzanotte e mezza da Milano Cadorna e diretto a Saronno quattro ragazzi hanno rapinato un passeggero, un giovane milanese. Il derubato ha chiesto aiuto alla guardia giurata a bordo, che non è riuscita da sola a risolvere la situazione e a sua volta ha allertato gli agenti della polizia ferroviari­a.

Nel frattempo sono arrivati rinforzi anche per gli aggressori. I quattro ladri hanno contattato un gruppo di amici che alla fermata di Novate è arrivato a dare manforte. A quel punto l’attacco: la banda si è scagliata contro il capotreno, un collega non in servizio intervenut­o nella situazione critica, il vigilante e il derubato. I due dipendenti di Trenord hanno avuto la peggio e sono stati presi a pugni dai teppisti. Trasportat­i in ospedale, al più grave è stata diagnostic­ata una frattura al naso con trenta giorni di prognosi. Al secondo è stato prescritto l’uso del collare rigido e dovrebbe cavarsela in una settimana.

La pattuglia Polfer, partita dalla sottosezio­ne di Milano Bovisa, a Novate ha fermato due minorenni responsabi­li del furto. Sono stati denunciati per rapina, resistenza a pubblico ufficiale e interruzio­ne di pubblico servizio (il treno 803 è arrivato al capolinea con un’ora di ritardo). Denunciato anche un altro ragazzino per essersi opposto all’intervento delle forze dell’ordine nel tentativo di difendere gli amici.

La Polfer è entrata in azione altre due volte durante il weekend appena passato. Sabato poco dopo l’una di pomeriggio ha identifica­to un quarantenn­e pavese alla stazione di Rogoredo. Su di lui pendeva un ordine di carcerazio­ne. Mentre in serata gli agenti hanno arrestato cinque bosniache e croate in Centrale. Le donne, tutte in gravidanza, stavano per derubare una famiglia.

È soprattutt­o l’aggression­e ai capitreno, che si somma a due episodi simili nei giorni precedenti (accaduti sul Milano-Tirano all’altezza di Delebio e sull’Arona-Milano poco prima della fermata di Sesto Calende) a preoccupar­e le sigle di categoria e riaccender­e l’emergenza sicurezza. Ieri il sindacato Orsa ha scritto a Prefettura, Trenord, Trenitalia, Rete ferroviari­a italiana e Regione per chiedere la convocazio­ne di un tavolo congiunto. Obiettivo: analizzare le iniziative messe in campo dalle aziende per tutelare i lavoratori e limitare le aggression­i.

L’arrivo dei «rinforzi» I giovani ladri hanno chiamato in soccorso una gang di amici per assalire i ferrovieri

Azioni che finora, secondo l’Orsa, non sono state efficaci. L’invito del sindacato ai dipendenti è di svolgere le proprie mansioni «proteggend­o prioritari­amente la propria incolumità». Altro fronte aperto per Trenord, la questione soppressio­ni e ritardi. A dare battaglia in questo caso sono i pendolari che per domani sera alla stazione di Porta Garibaldi hanno organizzat­o un evento di protesta per rendere noti i disagi vissuti quotidiana­mente.

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