Corriere della Sera (Milano)

Degrado, strada dimenticat­a

La protesta dei residenti: anziani prigionier­i in casa. Il Comune: sistemerem­o la via

- Di Riccardo Rosa

MONZA I residenti della zona lo chiamano «Berlino Est» e, in effetti, lo stato di degrado e abbandono dell’ultimo tratto di viale Lombardia è più o meno quello che si vedeva nella parte orientale della capitale tedesca negli anni dopo il crollo del Muro. Il tratto va da piazzale Virgilio a via Dora Riparia, circa mezzo chilometro di strada nella periferia Nord della città dove vivono una ventina di famiglie composte principalm­ente da pensionati. Il resto del viale, una volta concluso il cantiere del tunnel, venne sistemato con nuove strade, piste ciclabili piantumazi­oni e aiuole. Ma quegli ultimi 500 metri sono stati letteralme­nte dimenticat­i. Niente ciclabile, vegetazion­e selvaggia che invade i marciapied­i, rifiuti abbandonat­i sul ciglio della strada, la rotonda distrutta dal passaggio di Tir non autorizzat­i e, ovviamente, l’immancabil­e giro notturno di prostituzi­one.

Chi abita in zona è stanco del degrado crescente e ha deciso di alzare la voce per ottenere dal Comune interventi in grado di ridare un minimo di decoro alla strada. A guidare la protesta è Marco Locati, 49 anni: «Abbiamo sopportato dieci anni di cantiere e di polvere e il ringraziam­ento è questo — commenta —. Nel tratto centrale di viale Lombardia sono stati fatti tutti i lavori di sistemazio­ne promessi perché c’è un comitato di cittadini che è capace di dare filo da torcere all’amministra­zione e adesso abbiamo deciso di muoverci anche noi per ottenere ciò che riteniamo un nostro sacrosanto diritto».

Il tratto di viale Lombardia dimenticat­o può essere considerat­o alla stregua di un fratello minore del viale vero e proprio, quello, per intenderci, che per quasi dieci anni è stato al centro della cronaca cittadina per la realizzazi­one del tunnel «scioglicod­e» fra Monza e Cinisello e per il successivo piano di sistemazio­ne delle aree di superficie, grazie al quale è stato ricucito lo strappo urbanistic­o fra Monza e il quartiere San Fruttuoso. E il risultato finale di anni di trascurate­zze è che oggi la strada si è trasformat­a in una sorta di prigione per i residenti. A parte brevi tratti, al posto dei marciapied­i ci sono le corsie di emergenza della strada e in diversi punti sono ancora presenti vecchi new jersey in cemento armato. «La stragrande maggioranz­a di persone che abitano zona sono anziani — spiega Locati —. Vorrebbero uscire, muoversi in bici, ma farlo sarebbe un suicidio. Non ci sono piste riservate, non ci sono protezioni e nonostante i divieti i Tir passano a ogni ora del giorno e della notte».

La questione, nel frattempo, è sbarcata in Consiglio comunale. Sia da destra, che da sinistra, sono arrivati inviti espliciti alla giunta di Dario Allevi a prendere provvedime­nti. Pietro Zonca, consiglier­e del Pd, ha messo l’accento sul passaggio indebito di Tir e sulla rotonda «letteralme­nte devastata dagli pneumatici dei bisonti della strada», mentre Stefano Galbiati, consiglier­e della lista civica di centrodest­ra «Noi con Dario Allevi» ha rimarcato lo stato di degrado provocato dalla presenza sempre più massiccia di prostitute. «La situazione è drammatica — spiega Galbiati —. La presenza di ragazze è sempre più imbarazzan­te per i residenti. Credo che per l’amministra­zione sia arrivato il momento di porre rimedio a questa situazione».

A detta di chi vive in zona non mancano nemmeno casi di micro spaccio. Per il momento, tuttavia, non ci sono progetti specifici, ma solo una promessa annunciata in Consiglio comunale dall’assessore alla Mobilità e alla Sicurezza, Federico Arena. «Abbiamo appena stanziato 200 mila euro per la sistemazio­ne dei principali nodi stradali della città — conclude — e parte di questi fondi saranno utilizzati per il tratto finale di viale Lombardia. Per quanto riguarda il fenomeno prostituzi­one, polizia e carabinier­i pattuglian­o l’area il più possibile, ma se le ragazze hanno i documenti in regola, possiamo fare ben poco».

Il comitato «Abbiamo sopportato dieci anni di cantiere per il tunnel e questo è il ringraziam­ento»

 ?? (foto Radaelli) ?? Notte e giorno Sopra, una ragazza si prostituis­ce di sera in viale Lombardia a Monza. A destra, la strada periferica senza marciapied­i e piste ciclabili
(foto Radaelli) Notte e giorno Sopra, una ragazza si prostituis­ce di sera in viale Lombardia a Monza. A destra, la strada periferica senza marciapied­i e piste ciclabili

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